Costantino nel diritto canonico classico
Elementi costantiniani nella canonistica fra XI e XIV secolo
Riccardo Saccenti
Con i pontificati di Leone IX e Gregorio VII prende avvio un processo di riforma [...] successoribus eius per pragmaticum constitutum disponendam esse, decernens in ipsa Urbe utriusque potestatis monarchiam Romanis Pontificibus, declararet, non iustum arbitrans, ut, ubi sacerdotii principatum et Christianae religionis caput imperator ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] eo et successoribus eius per pragmaticum constitutum disponendam esse, decernens ut ipsa urbe utriusque potestatis monarchiam Romanis pontificibus declararet: non iustum arbitrans ut ibi sacerdotii principatum et Christiane religionis caput imperator ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] . 148, su Cesare: "Nec satis scimus neque etiam nostri propositi est discernere plus ne boni an mali rebus attulerit romanis sua... opinio principatus"). Di fatto la natura dell'opera non consente un'interpretazione coerente dell'una o dell'altra età ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] di Architettura e Urbanistica; Architettura e Costruzione", 24, 1994-96, nrr. 84-85, pp. 15-27. Su S. Agostino: A.C. De Romanis, La chiesa di S. Agostino in Roma. Storia e Arte, Roma 1921; M. Breccia Fratadocchi, S. Agostino in Roma. Arte, Storia ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] , quos clementiae nostrae regit temperamentum, in tali volumus religione versari, quam divinum Petrum apostolum tradidisse Romanis religio usque ad nunc ab ipso insinuata declarat […] Hanc legem sequentes christianorum catholicorum nomen iubemus ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] , il popolo cominciò a gettare pietre e bastoni lanciandogli maledizioni: "Famis tua tecum! Mortalis tua tecum! Male fecisti Romanis, male inuenias ubi uadis". Trapela dal resoconto la cupa ostilità del redattore del Liber pontificalis e anche la ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] in una sintesi idilliaca di poche parole il periodo del successivo soggiorno di B. nella città: "habitavit rex cum, Romanis quasi pater cum filiis". Ma è un riflesso isolato e personale delle dolorose notizie che giungevano dall'Oriente sulle ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] nostrum potius causam agere, quam contra nos pugnare, qui profitemur cum Iraenaeo, Cypriano et aliis sanctis Patribus, iisdemque Romanis Pontificibus, Romanae Ecclesiae privilegia non ab hominibus, sed a Christo in Petro esse collata, et a Petro in ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] monoteistiche, in seguito secolarizzata.
74 Cfr. ad es. Mos. et Rom. legum collatio VI 4,1: «ea, quae Romanis legibus caste sancteque sunt constituta, venerabilia maxime videntur atque aeterna religione servanda, dissimulare ea quae a quibusdam in ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] destinata ad affermarsi, fu, verso il 1277, il cronista domenicano Martino Polono, nella sua diffusissima Chronica de Romanis pontificibus et imperatoribus. Martino, o la fonte cui attingeva, situò la papessa subito dopo la notizia concernente Leone ...
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