VATICANO, Stato della Città del
Claudio Ceresa
Claudio Celli
Paolo Liverani
Giovanni Morello
Massimo Stoppa
Sabino Maffeo S.J.
(XXXIV, p. 1032; App. II, II, p. 1091; III, II, p. 1073)
La popolazione [...] Indie orientali e all'America del Nord. Il Concilio Vaticano i con la Costituzione Pastor Aeternus riconobbe formalmente che il RomanoPontefice, in virtù del suo ufficio primaziale come successore di S. Pietro, è il capo del Collegio episcopale ed ...
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] di pari dignità... nessuna prevale sulle altre... sotto la direzione (sub moderamine) del romanopontefice"; esse "sono affidate al pastorale governo del romanopontefice". Si pone fine, in tal modo, alle annose questioni sul ritus praestantior [di ...
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Leone XIII
Massimo L. Salvadori
Il papa che affrontò la questione sociale
Leone XIII fu un grande papa che sul finire dell’Ottocento si rese conto dei ritardi della Chiesa cattolica di fronte a questioni [...] 1810 a Carpineto Romano, in una famiglia aristocratica. Studiò a Viterbo dai gesuiti e poi nel Collegio Romano e nell’Accademia degli dei grandi mutamenti provocati dal capitalismo, il pontefice, mentre si schierava a favore di questo e ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] di eliminare un simile vermiciattolo? Periscano dunque [i Colonna] nei secoli dei secoli, sì che conoscano che il nome del romanopontefice è noto per ogni dove e che egli è il solo che siede altissimo sopra tutti".
Convocava poi un Concistoro per ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] , rifiutò la proposta di entrare nell’Ordine trappista e manteneva la propria autonomia con la diretta dipendenza dal romanopontefice insieme ad alcune case affiliate47.
Ci furono monaci, generalmente stranieri, i quali, a causa delle difficoltà a ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] la potestà di tutte le chiavi e tutta la giurisdizione apostolica siano affidate soltanto a Pietro e quindi al romanopontefice, negando perciò l'autorità preminente dei concili. Le decisioni del concilio di Costanza, ad esempio, furono rifiutate da ...
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GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] presentazione positiva del dominio temporale del papa e della sua funzione "provvidenziale" a tutela del ministero del romanopontefice nel governo universale della Chiesa.
Soprattutto nel corso del primo decennio, data la gestione collettiva e la ...
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ALLACCI, Leone
Domenico Musti
Nato a Chio nel 1586, erudito e teologo, l'A. occupa un posto di rilievo nella storia della cultura del sec. XVII. Il cognome Allacci è adattamento italiano del greco ῾Αλάτζης [...] di papa, mentre per i patriarchi di Costantinopoli e Gerusalemme vale la denominazione di arcivescovi. La superiorità del romanopontefice è ancora confermata dalla funzione di arbitro da lui esercitata in dispute sorgenti fra i vari patriarcati, la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] ultimi casi di Romagna (1846), con una lettera in cui ne lamentava il tono d’invettiva contro il romanopontefice, l’implicita tendenza a considerare irriconciliabili il liberalismo e il cattolicesimo italiano (con conseguente danno alla stessa causa ...
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DI PIETRO, Michele
Marina Caffiero
Nacque ad Albano (Roma) il A genn. 1747 da agiata famiglia di mercanti, di modeste origini.
Secondo quanto scriveva nel 1782 l'abate G. C. Amaduzzi, il padre Domenico [...] che si chiedesse ai costituzionali, oltre alle dimissioni, un atto di ritrattazione e di assoluta sottomissione al romanopontefice, trattandosi "di pubblicissimi peccatori, di fautori e consumatori dello scisma, di delinquenti ostinatissimi, i quali ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...