CAVAZZA, Fabio Luca
Francesco Bello
Nacque a Bologna il 24 maggio 1927, da Giulio (1891-1945) e da Margherita Rossi (1889-1986).
Giulio era avvocato a Bologna, e tra il 1923 e il 1925 ricoprì anche [...] dalla Fondazione Agnelli – sulle particolarità della situazione socio-politica italiana; tra i partecipanti vi furono RomanoProdi, Alessandro Pizzorno, Giorgio Galli, Gabriele De Rosa, Giovanni Sartori, Arrigo Levi, Alessandro Alberigi Quaranta ...
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ELIA, Leopoldo
Maurizio Cau
Nacque a Fano il 4 novembre 1925, figlio di Raffaele (1894-1981), conservatore dell’Archivio notarile di Ancona, presidente della Deputazione di storia patria delle Marche [...] ’ipotesi di un’alleanza a destra, Elia appoggiò la nascita dell’Ulivo, la coalizione di centro sinistra guidata da RomanoProdi. Nell’aprile 1996 fu eletto nuovamente senatore del PPI (collegio di Milano) e divenne presidente del gruppo del Senato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Italia si affaccia al Novecento come un Paese agricolo con rare aree di insediamento [...] impropri di denaro pubblico ai partiti. Fra queste iniziali privatizzazioni si segnala il tentativo dell’IRI – presieduto da RomanoProdi (1939-) – di cedere la SME a Carlo De Benedetti (1934-), frustrato dall’opposizione di Craxi, che chiama a ...
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ANDREATTA, Beniamino (detto Nino)
Fernando Salsano
La formazione politica e culturale
Nacque a Trento l’11 agosto 1928, figlio unico di Beniamino, funzionario e poi direttore della Banca di Trento e [...] le dimissioni di Buttiglione, Andreatta fu uno dei protagonisti della costruzione dell’Ulivo, appoggiando la candidatura di RomanoProdi, suo allievo e amico, come leader della coalizione di centrosinistra alle elezioni del 1996. Nel primo governo ...
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BIAGI, Marco
Michele Tiraboschi
I primi anni
Nacque il 24 novembre 1950 a Bologna, città in cui è sempre vissuto, da Giorgio e da Giancarla Montanari. Sposò Marina Orlandi, dalla quale ebbe Lorenzo [...] , Lammy Betten e l’intimo amico Yasuo Suwa, oltre che gli italiani Bruno Veneziani, Silvana Sciarra, Tiziano Treu e RomanoProdi.
Nel 1991 la passione per gli studi comparati lo portò a fondare presso il Dipartimento di economia aziendale dell ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] di centro-sinistra de L’Ulivo (sfociata nel 2007 nel Partito democratico) e successivamente de I Democratici di RomanoProdi e del sociologo politico Arturo Parisi (ad Ardigò piaceva il simbolo dell’asinello). Nel contempo non risparmiò critiche ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] connettivo in (6), in quanto il sintagma il pressante invito di RomanoProdi ai ministri, ecc. evoca un evento sotto forma nominale:
(6) Dopo il pressante invito di RomanoProdi ai ministri a rendere concreto e visibile il senso della sobrietà nella ...
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NOBILI, Franco
Luciano Segreto
Nacque a Roma il 2 dicembre 1925, da Costantino, sindacalista cattolico molto vicino a don Luigi Sturzo e inviso al regime fascista, e da Teresa Mancini.
Frequentò il [...] all’ENEL Franco Viezzoli, destinato alla presidenza della holding pubblica e invece riconfermato nel suo incarico), succedendo a RomanoProdi, a seguito di un’intesa tra Bettino Craxi, Andreotti e Arnaldo Forlani, ma anche sull’onda dei successi ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] (Corriere della sera, 1° febbraio 2005); e mentre si era acceso un forte dibattito intorno all’ipotesi avanzata da RomanoProdi di introdurre nell’ordinamento italiano forme di tutela giuridica per le unioni di fatto così com’era avvenuto in altri ...
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Luigi Musella
Una nazione fondata sul trasformismo
Una prassi tipica, costante e strutturale del sistema politico italiano, dall’invenzione di Agostino Depretis nel 1882 ai giorni nostri, passando per [...] questa prassi fu Aldo Moro.
Le cose, in fondo, non sono cambiate molto dopo la crisi di Tangentopoli. Il governo di RomanoProdi cadde il 24 gennaio 2008: a quel tempo si contarono 156 voti a favore della fiducia, mentre 165 furono i parlamentari che ...
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prodiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Romano Prodi, esponente politico del centrosinistra, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione dell’Unione europea; di Romano Prodi. ◆ Del resto, appare legittimo...
Prodi-pensiero
loc. s.le m. inv. Il pensiero politico di Romano Prodi. ◆ Dal botta e risposta con gli studenti esce tutto l’attuale Prodi-pensiero sull’Europa e il suo ruolo nel mondo. Bisogna scegliere il metodo della doppia maggioranza....