Critica letteraria e scrittrice lettone (Lejasciems 1897 - Bad Krozingen, Baden-Württenberg, 1978). Fu autrice di numerosi saggi (Dante tagadnes cilvēka skatljumā "Dante nella lettura di un uomo del nostro [...] , 1931; Latviešu esejas "Saggi lettoni", 1953) e studî su autori lettoni (Jānis Poruks un romantismus "J. Poruks e il romanticismo", 1929; Friča Bārdas pasaules uzkats "La visione del mondo di F. Barda", 1938). Ha scritto anche racconti, memorie ...
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Predicatore (Ichenhausen, Baviera, 1773 - Berlino 1858). Educato dai gesuiti e divenuto prete (1796; parroco nel 1803), prima sotto l'influsso di J. M. Sailer fu attratto dal pietismo cattolico, poi, amico [...] al circolo berlinese pietistico-luterano, G. fu in Baviera il più popolare predicatore del risveglio religioso; ma del romanticismo dei suoi compagni e maestri ebbe solo l'accesa convinzione pietistica del carattere primario dell'esperienza interiore ...
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Pastore e teologo evangelico (Mittweida 1778 - Lipsia 1828), prof. a Wittenberg, poi a Lipsia. Fu sostenitore di un razionalismo etico-critico di ispirazione kantiana; dalle lezioni di storia della chiesa [...] e teologici di T., nei quali egli prese le difese del liberalismo protestante contro le correnti della reazione, il romanticismo e il pietismo: si ricordano in particolare Protestantismus und Katholizismus aus dem Standpunkt der Politik (1822, 4a ed ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] fantasia come ciò che vi è di più alto e di più originario nell'uomo. Sviluppando un tipico tema del romanticismo, S. intende la fantasia come quell'immaginazione trascendentale che, secondo l'idealismo, è alla base di ogni rappresentazione del mondo ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] ricostruzione storico-cronologica della sua stessa attività pratica, intorno alla quale si stese un alone come di romanzo, di deteriore romanticismo e "rosso" e "nero". Questo ha contribuito altresì a esagerare o a sminuire (nell'un caso e nell'altro ...
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Poeta, traduttore, esteta ungherese (Budapest 1889 - ivi 1963), religioso scolopio, prof. di letteratura ungherese moderna nell'univ. di Szeged, poi (1946) di Budapest. Membro della Società Kisfaludi e [...] d'autunno", 1958; A zsoltárok könyve "Il libro dei salmi", 1961). Volume postumo: Aldás ("Benedizione", 1964). Opere principali teoriche: Esztétika ("Estetica", 1943); A magyar romantika kérdése ("Il problema del romanticismo ungherese", 1943). ...
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Titani Nella mitologia greca, i 6 figli maschi di Urano e di Gaia (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono), della generazione più antica degli dei. Dal più giovane dei T., Crono, derivò la generazione [...] e la libertà stessa. Rappresenta una tendenza fondamentale dell’anima e della poesia romantiche. Essenzialmente pessimistico, il Romanticismo concepisce l’uomo come perennemente in lotta contro forze prevaricanti: contro i potenti, i ‘tiranni’ (V ...
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Ecclesiastico inglese, fondatore della Chiesa metodista (Epworth 1705 - Londra 1791). Cresciuto in ambiente anglicano, durante gli studî a Oxford meditò molto l'Imitazione di Cristo e fu a capo di una [...] (a parte l'avversione per ogni forma di cultura, a cominciare da quella umanistica) richiamava alcuni caratteri del primo romanticismo. Il distacco dalla Chiesa anglicana avvenne nel 1784. Tra le sue numerose opere si ricordano il Journal e i Sermons ...
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BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] la rievocazione degli avvenimenti contemporanei (1846-49)per ribadire un indistinto filone di continuità tra illuminismo, romanticismo e moto risorgimentale, e riaffermare, dal crollo delle speranze neoguelfe e degli ideali democratici, che solo ...
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Lacordaire, Jean-Baptiste-Henri
(poi Henri-Dominique) Predicatore e pubblicista francese (Recey-sur-Ource, Costa d’Oro, 1802-Sorèze, Tarn, 1861). Ordinato sacerdote nel 1827; cappellano di suore e [...] , finché non si ritirò a Sorèze. Nel 1861 fu eletto all’Accademia francese. Moderatamente liberale, né ribelle al papato, né oltremontano, mediocre teologo e storico, fu l’apologeta e il predicatore del romanticismo francese sotto Luigi Filippo. ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...