La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] posteriori. Nel periodo delle Origini e nel Duecento, dato anche il policentrismo e il plurilinguismo del dominio italo-romanzo, l’unico punto di riferimento normativo può individuarsi nel latino, che rappresenta la grammatica, la lingua delle ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] esoterico (ermetismo, cabalismo) sia in campo filosofico (per es., nell’estetica hegeliana) sia in campo letterario (nel romanzo d’avventure, e poi nella detective story).
Nella riflessione filosofica del Novecento l’enigma ha interessato, tra gli ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] Istituto veneto di scienze, lettere e arti.
Lorenzetti, Luca (1998), Italienisch und Romanisch. L’italiano e le lingue romanze, in Lexikon der romanistischen Linguistik (LRL), hrsg. von G. Holtus, M. Metzeltin & C. Schmitt, Tübingen, Niemayer, 8 ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] negli esempi, e cioè complementatore + verbo di modo finito (1-3) e complementatore + infinito (4-6), ricorrono anche in altre lingue romanze: a (3) voglio che mi dica la verità corrispondono il fr. je veux qu’il me dise la vérité, lo spagn. quiero ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] bellezza della lingua italiana era un luogo comune. Consapevole di questo cliché, Thomas Mann fece dire all’impostore Felix Krull nel romanzo omonimo, dopo che il direttore d’albergo Stürzli lo ha chiamato a sé per sapere se parla italiano:
In quello ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] rappresenta solo un tipo evolutivo rispetto a molteplici altri testimoniati nei dialetti italiani e nelle altre varietà romanze (per un quadro complessivo, vedi Loporcaro 1998).
Loporcaro, Michele (1998), Sintassi comparata dell’accordo participiale ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] la nobilitazione della materia si realizza attraverso il raffinato innesto delle storie e dei personaggi dell’epopea romanza con i classici latini (Virgilio, Ovidio, Catullo, ecc.) e volgari (Dante, Petrarca, Boccaccio), immettendo così la tradizione ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] Trèves 1991, pp. 695-699 (rist. col titolo Grafemi e fonemi: esempi medievali, in Id., Nuovi saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1976-2004), a cura di V. Della Valle et al., Roma, Salerno Editrice, 2010, 2 voll., vol. 1°, pp. 27-31 ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] . Il termine di italiano antico può essere anche usato in un’accezione diversa per designare il complesso delle varietà romanze usate in forma scritta in Italia durante il medioevo (➔ volgari medievali).
Si dice spesso che nelle scuole italiane è ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] , Le Monnier.
Aretino, Pietro (1990), Lettere, a cura di P. Procaccioli, Milano, Rizzoli, 2 voll.
Bassani, Giorgio (1991), Il romanzo di Ferrara, Milano, Mondadori, 2 voll., vol. 1° (Dentro le mura, Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...