BOIARDO (Boiardi), Feltrino
Gianni Ballistreri
Nacque da Matteo e da Bernardina Lambertini nella seconda metà del sec. XIV. Dopo la morte del padre, avvenuta anteriormente al 1401, prese le redini della [...] per svagarsi con la piccola corte che teneva a Scandiano nella lettura degli aneddoti e delle favole di cui il romanzo è contesto: di tale traduzione ci resta traccia in quella, fortunatissima, di Matteo Maria, che probabilmente completò e revisionò ...
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ADORNO, Gerolamo
Giuseppe Oreste
Nacque intorno al 1483 o 1489 (il Giustiniani, che gli fu contemporaneo, lo fa morire a
quarant'anni; il Sanudo invece a trentatrè: di qui la discordanza dell'anno della [...] sposa all'A., anziché a Lorenzo Cybo, nipote del papa).
Lo storico genovese M. G. Canale lo fece protagonista di un romanzo storico (1846), nel quale però tutta la vicenda è inventata, tranne i nomi dei protagonisti e il ricordo del sacco di Genova ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] su Verga è in fondo riduttivo, aldilà degli elogi che gli sono tributati: dalla mancanza di realizzazione espressiva nei romanzi giovanili al verismo come formula parziale e quindi erronea della filosofia dell'arte, che può avere però importanza in ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] nei pressi di Padova, trasformata in una raffinata esaltazione degli ideali e dei miti illuministici, trovò il suo frutto migliore nel romanzo Les Morlaques, uscito a Venezia nel 1788 con le sole iniziali della Wynne.
L'opera, prendendo le mosse dal ...
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MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] sera, che proseguì fino al 1944; in questo periodo pubblicò la raccolta poetica Sinfonie e pastelli (Bologna 1926) e il romanzo Giorgio Delgani (Milano 1930), a sfondo autobiografico.
Nel 1932 uscì la seconda grande impresa di traduzione del M.: Il ...
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DANDOLO, Tullio
Renato Giusti
Nato a Varese il 2 sett. 1801 da Vincenzo e Marianna Grossi, ebbe un'adolescenza e una giovinezza assai agitate: seguendo il padre, già esponente nel 1797 della Municipalità [...] , dall'altro lasciando talora nei suoi scritti un qualcosa di approssimativo e d'incompiuto e dando al racconto storico l'apparenza di romanzo.
Morì a Urbino il 16 apr. 1870.
Tra i molti scritti del D. si ricordano: Lettere su Roma e Napoli, Milano ...
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MANGINI, Antonio
Francesca Brancaleoni
Primogenito di Angiolo e di Anna Tonci, nacque il 30 nov. 1819 a Livorno, dove attese privatamente agli studi classici. Nel 1841, dopo la laurea in giurisprudenza [...] nei riguardi del concilio ecumenico Vaticano I, con l'apertura di una sottoscrizione e la pubblicazione di un romanzo, Don Angelo (ibid. 1869), d'ispirazione anticlericale.
Dopo la sua rielezione al consiglio comunale fu assessore all'Istruzione ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] nera: nel che influivano e agivano anche elementi, spesso antitaliani, del missionarismo cattolico (quali adombra, per esempio, il romanzo del gesuita A. M. Casoli).
La rottura, o il superamento dell'ambiente domestico, erano consumati quando il D ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] des lois (che giudica non solo "molto buono" ma anche "disposto con metodo molto esatto e ben seguito") e Zadig ("benché sia un romanzo non manca di avere del buon senso"). Fa un estratto del De cive di Hobbes ("l'ho castrato così bene che sembra non ...
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GIUSEPPE Bonaparte, re di Napoli (poi re di Spagna)
Alfonso Scirocco
Nacque a Corte, in Corsica, il 7 genn. 1768, da Carlo e Letizia Ramolino, primo di otto figli. Nel maggio di quell'anno la Repubblica [...] importanti salotti. Aveva una buona cultura filosofica e letteraria; scrittore egli stesso, nel 1796 aveva pubblicato a Parigi un romanzo, Moina, e in America avrebbe scritto le sue Memorie. Nell'esercizio delle cariche si era arricchito; comprò una ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...