Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] reportage, in libri di viaggio (spesso di grande successo come nel caso di Marocco o di Costantinopoli di E. De Amicis), in romanzi di autori stranieri. Ai nostri giorni il volano dei media fa sì che le parole circolino in modo quasi istantaneo e, si ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] pp. 77-79, 81-142, 143, 145, 147-151, 153-155, 155-156, 157-158; Omelia padovana (1220/1240), in G. Folena, Inizi romanzi, Padova 1971, nr. 42; Affitti della badia di Santa Fiora (1240 ca.), in A. Castellani, La prosa, pp. 159-162; Mattasalà Spinello ...
Leggi Tutto
SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] leggende e i miti popolari lasciano progressivamente il posto a opere di narrativa che daranno luogo alle prime forme di romanzo nell'antichità classica, in Cina e in Giappone, e nel mondo occidentale. Con l'introduzione di testi scritti si sviluppa ...
Leggi Tutto
Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] pronomi soggetto nei dialetti italiani settentrionali dal Medioevo a oggi, in Ead., I dialetti italiani settentrionali nel panorama romanzo. Studi di sintassi e morfologia, Roma, Bulzoni, pp. 51-89.
Vanelli, Laura, Renzi, Lorenzo & Benincà, Paola ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] intuitivo, è da ritenersi appartenente al senso comune linguistico del suo tempo, non sono i volgari che noi chiamiamo romanzi a derivare dal latino, ma è il latino che è stato artificialmente costruito, nella sua razionale e permanente struttura ...
Leggi Tutto
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] In primo luogo, la peculiare storia linguistica italiana ha fatto sì che la nostra sia stata, fra tutte le lingue romanze, quella caratterizzata da un contatto più intenso e prolungato col latino colto. Benché a rigore i prestiti dal latino, antenato ...
Leggi Tutto
In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] ), emersero gli autori di una letteratura di tono medio (Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Emilio Salgari; si aggiungano i romanzi e i giornali per ragazzi: Il giornalino di Giamburrasca e Ciondolino di Vamba, il «Corriere dei Piccoli»), e che ebbero ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] in onore di Michele Melillo, a cura di P. Caratù & P. Piemontese, Bari, Università degli studi. Istituto di filologia romanza, Facoltà di lettere, pp. 185-214.
Breschi, Giancarlo B. (1992), Le Marche, in Bruni 1992, pp. 462-506.
Bruni, Francesco ...
Leggi Tutto
Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] più una comparsa sporadica. Un rifluire dei modi dell’oralità nella letteratura scritta è peraltro visibile nel racconto e nel romanzo, nella poesia e nel teatro; d’altra parte forme tradizionali orali, come in Sudafrica il panegirico zulu izibongo e ...
Leggi Tutto
romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...