VISCARDI, Antonio
Filologo, nato a Venezia il 30 luglio 1900; prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (1938-42) e di Milano (dal 1942).
Ha studiato, con larga sensibilità storica, i problemi [...] Medioevo.
Tra le sue opere: F. Petrarca e il Medioevo (Napoli 1924); Saggi sulla letteratura religiosa nel Medioevo romanzo (Padova 1932); Letteratura franco-italiana (Modena 1941), Letterature d'oc e d'oïl (Milano 1952). Particolarmente importante l ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] parte di parlata piccarda) rientrava nel Regno di Francia. Tuttavia subito verso sud erano terre d'Impero ma di lingua gallo-romanza lo Hainaut, l'intera regione vallone con Liegi e Cambrai, il ducato di Lorena, con Metz, Toul e Verdun, la contea ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] speciali. Se gli scrittori parlano di lingua (come hanno fatto ➔ Pasolini e Calvino), non è di quella dei loro romanzi che si preoccupano, quanto di quella della società (➔ questione della lingua).
Come ovunque nel mondo, la guida o l’iniziativa ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] nel 1942 mise insieme una prima raccolta di racconti. Dell’esperienza tra i partigiani sulle Alpi Marittime restano segni nel romanzo breve Il sentiero dei nidi di ragno (1947) e in alcuni dei racconti di Ultimo viene il corvo (1949). Trasferitosi ...
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Glottologo italiano (Napoli 1879 - Milano 1960), figlio di Pietro; prof. di glottologia dal 1908 al 1949, insegnò nell'univ. di Pisa; socio nazionale dei Lincei (1932). Ebbe come campo principale di studî [...] centro-meridionali e quelle del Canton Ticino, alle quali dedicò varie decine di monografie. Si occupò anche di onomasiologia romanza (i nomi delle stagioni e dei mesi, del dì feriale, dell'epifania, ecc.) e scrisse numerose postille al dizionario ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] lontana o meno indisponibile a quella non scritta di quanto faccia una poesia. Ma anche qui con molte differenze interne, perché ci sono romanzi che lo fanno di più e altri che lo fanno di meno. Lo stesso si dica delle poesie.
Per altro, va tenuto ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] Como, dove rimase sino al 1956, per passare poi al Beccaria di Milano sino al 1962 (a questa esperienza è dedicato il romanzo Il ballo dei sapienti), anno in cui vinse la cattedra di storia della lingua italiana a Lecce, un'università allora giovane ...
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Storico della lingua e saggista italiano (n. Castigliole Saluzzo, Cuneo, 1936); dal 1976 prof. di storia della lingua italiana all'univ. di Torino. Oltre a studi su diversi aspetti della lingua, letteraria [...] forme della lontananza. La variazione e l'identico nella letteratura colta e popolare: poesia del Novecento, fiaba, canto, romanzo (1989). Ha curato una raccolta di Fiabe piemontesi (tradotte da G. Arpino, 1982) e diretto il Dizionario di linguistica ...
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alfabeto
Francesco De Renzo
Comunicare facilmente e con rapidità
L'alfabeto consiste in una serie di segni grafici, le lettere, che usiamo per rappresentare in forma scritta le parole e i suoni di una [...] cose che facciamo abitualmente, come trovare un numero telefonico, studiare, scegliere una videocassetta o un DVD, leggere un romanzo, si possono fare solo perché vi sono parole scritte con le lettere dell'alfabeto.
Quali sono i vantaggi dell ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] di tali suoni nel parlato, e di lettere nello scritto, già nella tarda latinità, spec. nel passaggio dal latino alle lingue romanze. La scrittura quindi è la prova che la confusione tra i due suoni, ben distinti in latino classico, è avvenuta su ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...