GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] (prima ed. postuma, Napoli 1828, senza nome del curatore; seguita da molte altre), tutto rivolto alle vicende di Roma, da Romolo a Niccolò V: il G. vi volle dimostrare la legittimità del governo dei papi, derivante dall'autorità originaria del popolo ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] cose di Cicerone et d'altri che fu tenuto maraviglioso".E il Muret, istituendo un facile e fortunato accostamento tra il B. e Romolo Amaseo, li ricordò insieme come i più validi ed influenti insegnanti di latino che avesse avuto l'età del Bembo e del ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] 1690. Per il marchese Niccolò Maria Pallavicini, ricchissimo banchiere anch'egli tra i suoi committenti maggiori, il M. dipinse il Romolo e Remo, conservato a Potsdam, Sanssouci, che, pur richiesto nel 1680, fu ultimato solo nel 1692.
Nel corso degli ...
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DORIA, Oberto
Giovanni Nuti
Nacque prima del 1230 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia, primogenito di quattro figli.
Durante la giovinezza del D., negli anni della lotta tra il Comune e Federico II [...] della "Potestacia Varaginis Cellarum et Arbisolae", Savona 1908, pp. 100 ss., 112-116, 126; A. Canepa, Vicende del castello di S. Romolo, in Atti d. Soc. lig. di storia patria, LIII (1926), pp. 125, 129 s.; N. Calvini, Relaz. medievali tra Genova e ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] . L'impero all'incoronazione di Sigismondo è giudicato ormai "collapsum" (p. 469); ma già la fatidica deposizione di Romolo Augustolo gli suggerisce i termini di "imperii romanorum non magis inclinationem quam occasum" (p. 30). Procedendo oltre, la ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] una allegoria della Giustizia (Napoli, Capodimonte). Fu il F., insieme con gli amici Giovio, Annibal Caro, Francesco Maria Molza e Romolo Quirino Amaseo, a suggerire al Vasari l'idea di scrivere le Vite.
Nel 1546, inoltre, egli fece venire Tiziano a ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] M., Manduria 1981; M. Reale, M., la politica e il problema del tempo. Un doppio cominciamento della storia romana? A proposito di Romolo in «Discorsi» I, 9, in La Cultura, XXIII (1985), pp. 45‑123; G. Cadoni, Il principe e il popolo, ibid., pp. 124 ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...