CESI, Pier Donato
Agostino Borromeo
Nacque, non si sa se a Roma o a Todi, da Venanzio Chiappino e Filippa Uffreduzzi.
Intorno alla data di nascita sussiste qualche incertezza: mentre l'iscrizione sepolcrale [...] all'alternativa di recarsi nella sua diocesi o di dimettersi, il C. preferì rinunciare al seggio episcopale in favore del fratello Romolo (5 luglio 1566). Il papa gli consentì comunque di conservare il titolo di vescovo di Narni, titolo con il quale ...
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CASCIOLA, Brizio
Pietro Scoppola
Nacque a Montefalco (Perugia) il 31 luglio 1871 da Pio e Clara Morici. Il padre, garibaldino, nel nome stesso imposto al figlio (come questi, amava ricordare, Brizio [...] 8 sett. 1943, seguì al fronte i giovani che avevano aderito alla Repubblica sociale italiana. Nel novembre 1943 portò a Romolo Murri l'assoluzione dalle censure ecclesiastiche.
Nel dopoguerra divise la sua presenza fra le case di don Orione di Genova ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] il modernismo italiano non si sia mostrato in quel periodo ricco d'individualità originali: la democrazia cristiana di Romolo Murri, nonostante l'innegabile influenza allora esercitata fra il clero dalla rivista La cultura sociale, è rimasta sempre ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] gli ambiti e i limiti dell’intervento dello Stato. Nel 1898 il filosofo Igino Petrone sulla «Cultura sociale» di Romolo Murri compendiava le aspettative di quella stagione, evidenziando l’urgenza che i cattolici cooperassero, assieme ai socialisti, a ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] e Babilonia: per es. sono raffigurate su registri sovrapposti Babilonia, la città di Belus primus rex Assiriorum, e Roma, fondata da Romolo (Parigi, BN, fr. 9, c. 132v; seconda metà del sec. 15°); oppure Roma è raffigurata, al pari di Babilonia, come ...
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Marcello I, santo
Angelo Di Berardino
Il Liber pontificalis, unica fonte su di lui, lo dice di origine romana, ma nella sua prima redazione lo dichiara figlio di un Marcello (I, pp. 72-3), nella seconda [...] i due nomi dei consoli, ma inizialmente senza alcun nome e dal 20 aprile con quelli di Massenzio e di suo figlio Valerio Romolo: i due nomi vennero ripetuti l'anno successivo (cfr. R.S. Bagnall, p. 150). L'autore del Catalogo, scrivendo a Roma nel ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Angelo Turchini
Nato a Palermo il 20 sett. 1495, era figlio naturale del mercante genovese Franco Giberti e di una certa Maddalena. Il padre tornò a Genova e quindi si trasferì [...] lo avevano impegnato in opere di altra natura. Già in una lettera del 13 ag. 1528, indirizzata all'illustre latinista Romolo Amaseo, il G. definì il suo modello di chierico, dai costumi irreprensibili, dal buon livello culturale e teologico, fondato ...
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FORTEGUERRI (Carteromaco), Scipione
Francesco Piovan
Nacque il 4 febbr. 1466 a Pistoia, in cappella di S. Paolo, da Domenico e da Angiolina di Piero. Era nipote del cardinale Niccolò Forteguerri, il [...] 1957, ad Indicem; R.M. Douglas, Iacopo Sadoleto, humanist and reformer, Cambridge, MA., 1959, p. 8; R. Avesani, Amaseo, Romolo Quirino, in Diz. biogr. degli Italiani, II, Roma 1960, p. 665; M. Gigante, Benigno, Cornelio, ibid., VIII, ibid. 1966 ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] autografo del D., contenente quarantaquattro lettere indirizzate dal D. a vari personaggi tra cui il Trissino, Romolo Amaseo, Bernardino Maffei, Paolo Manuzio. "Gli argomenti delle 44lettere si riferiscono tutti (non eccettuato quello della ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] a «pestare i fanghi» di Francesco d’Assisi, lo conduceva certo lungo una via molto differente da quella percorsa da Romolo e da Numa. Il significato riformatore del discorso machiavelliano si trovava così posto di fronte a un bivio e presentava al ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...