DELLA CESA (Dalla Cesa, Della Chiesa), Pompeo
Lionello Giorgio Boccia
Fu figlio di un Vincenzo, del quale si ignora il mestiere.
Il padre P. Morigia (Nobiltà di Milano, Milano 1595) non cita il D. nel [...] Giovanni Antonio Perego, in Milano, chiedeva al governatore della città di poter esportare a Siviglia dodici coppie di morione e rotella, fatte fabbricare a "D. Pompeo de la Cesa armarolo della corte di V. Ecc.a" (Angelucci, 1890, p. 123). Nel ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] il primogenito brisava lo stemma con il lambello a tre pendenti, il secondogenito con il crescente, il terzogenito con la rotella di sperone ecc.; in Francia il secondogenito usava il lambello, il terzogenito la bordura semplice, il quartogenito la ...
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crociate
Chiara Frugoni
Le spedizioni cristiane per liberare il Santo Sepolcro
Per capire cosa siano state le crociate, bisogna tenere presente l'importanza dei pellegrinaggi nel Medioevo. Alla fine [...] ai loro danni. Con il papato di Innocenzo III (1198-1216) gli ebrei sarebbero stati costretti a portare cucita sull'abito una rotella di stoffa gialla.
La prima crociata non si concluse soltanto con la presa di Gerusalemme, ma con la conquista di un ...
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Armi
Hannelore Zug Tucci
L'Italia sveva e postsveva si distinse per un elevato tasso di belligeranza e, di conseguenza, per una pratica pressoché continuativa dell'uso delle armi. Non essendo cambiati [...] scudo cavalleresco da combattimento (e araldico), usata ancora con poche variazioni per tutto il Trecento. Le denominazioni rotella, tabulacium, targa, testimoniano però la coesistenza di vari tipi di scudi. Quello del fante restò ancora inalterato ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] compiuto in questi secoli nei suoi rapporti con gli ebrei non escono dai confini dell'antigiudaismo. Così, il segno distintivo (rotella gialla, cappello, velo, e simili), sancito dal Concilio Laterano iv del 1215 ma non veramente imposto fino al 15 ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Piceni
Giulia Rocco
I piceni
Con il nome di Piceni si designano le popolazioni di lingua umbro- sabellica abitanti la fascia medio-adriatica convenzionalmente compresa [...] Ancona, che si estende anche sul colle Guasco, mentre tracce di insediamenti si sono rilevate ad Acquaviva Picena, Rotella (Ascoli Piceno), Fabriano. Sono comunque le necropoli a fornire le principali testimonianze. Tra queste si ricordano quelle di ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] fondamentale nel tragitto dalla marginalità all'esclusione nei ghetti è costituita dal segno distintivo. L'imposizione della rotella gialla sugli abiti, prevista nei paragrafi del quarto Concilio Lateranense nel 1215, e applicata generalmente nelle ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] americana, ponendo soprattutto in risalto, tramite la mediazione dei mass media, la nuova oggettualità, di cui un precursore è M. Rotella. Nelle opere di G. Novelli e di A. Perilli il segno è assunto come racconto puramente formale condotto con ritmi ...
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rotella
rotèlla s. f. [lat. tardo rotĕlla, dim. di rota «ruota»]. – 1. Piccola ruota: le r. dei pattini, ognuna delle quattro piccole ruote (di legno, ottone, ferro o fibra) dei pattini, detti appunto a rotelle o su rotelle (donde pattinaggio...