Federalismo
Massimo Luciani
La concezione oggi prevalente del f. è quella che potremmo definire dinamica, risalente soprattutto alle elaborazioni di C.J. Friedrich. Il f., infatti, è comunemente inteso [...] nella pubblica piazza.
Al contrario di quanto comunemente si ritiene da parte di alcuni, anche in J.-J. Rousseau sono presenti aspetti di 'federalizzazione', per quanto peculiare, parziale e anomala, almeno laddove egli constata che l'eccessiva ...
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Uomo di stato francese, nato a Nantes il 28 marzo 1862 da famiglia borghese. Compiti gli studî di legge e conseguito il titolo di avvocato, si lanciò giovanissimo nella politica come fautore delle idee [...] e la sua violenza lo pose di balzo in prima linea tra i capi del socialismo rivoluzionario.
Nel 1898 il Waldeck Rousseau chiamò il Millerand, allora socialista militante, a far parte del suo ministero: il Guesde lo dichiarò traditore del partito, ma ...
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MELÉNDEZ VALDÉS, Juan
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Ribera del Fresno (Badajoz) l'11 maggio 1754, morto a Montpellier il 24 maggio 1817. A Salamanca, dove dal 1772 seguiva gli studî giuridici [...] epistolare. Sotto la sua vigorosa esortazione M. V. si orientò verso la cultura filosofica - leggeva Locke, Montesquieu, Rousseau, Marmontel - e alla sua ispirazione arcadica cominciò a sostituire, con antinomia spirituale che non riuscì mai a ...
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LOUBET, Émile
Giuseppe GALLAVRESI
Uomo politico francese, nato a Marsanne (Drôme) il 31 dicembre 1838, morto il 1° dicembre 1929. Avviato alla carriera forense, il L. divenne sindaco di Montélimar dopo [...] le velleità del pronunciamento di P. Déroulède e chiamando al potere l'erede spirituale di L. Gambetta, P.-M. Waldeck-Rousseau. Questo ministero e quello assai più accentuato di C. Combes, ebbero il valido appoggio del presidente della repubblica che ...
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VARGAS, José María
Uomo politico e medico venezolano, nato a La Guaira il 2 marzo 1786, morto a New York il 13 luglio 1854. Dottore in medieina (1808), si acquistò larga fama come professionista specialmente [...] sue cariche universitarie e fu spesso eletto senatore provinciale di Caracas (1838, 1842-1846) e consigliere di governo (1847-1851). Tradusse in spagnolo il Contratto sociale di Rousseau. Legò la sua biblioteca (8000 voll.) all'università di Caracas. ...
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rappresentanza
Stefano De Luca
Scegliere e controllare i governanti
Per rappresentanza politica si intende quel sistema grazie al quale i cittadini, tramite periodiche elezioni, nominano il parlamento, [...] mai delegare la propria volontà ad altri: se lo si fa, non si è più liberi. E così il popolo inglese, scriveva Rousseau, «crede di essere libero, ma si sbaglia di grosso; lo è soltanto durante l’elezione dei membri del parlamento, ma appena questi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] del futuro») all’interno del quale sarebbe stata abolita ogni forma di dominio e realizzata la sovranità popolare à la Rousseau (Tuccari 1993, p. 84). In tale prospettiva, egli definì perciò il partito socialista come il fautore di «una ben precisa ...
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VASCO, Giovanni Battista (in religione Tommaso). – Nacque a Torino il 10 ottobre 1733 (Torino, Chiesa metropolitana di S. Giovanni, Registro delle nascite e dei battesimi, 1733, c. 153r)
Paola Bianchi
da [...] lusso e ai vizi della città, secondo uno spirito che si rifaceva sia al cristianesimo delle origini sia a Rousseau.
Aspirando a un nuovo incarico Vasco chiese aiuto al ministro plenipotenziario e governatore della Lombardia austriaca Karl Joseph von ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento nasce la famiglia moderna, basata sulla libera scelta del coniuge, su un [...] , vuole usurpare i suoi diritti e comandare lei stessa, da codesto disordine deriva solo miseria, scandalo e disonore.
J.-J. Rousseau, Emilio, a cura di G. Tarozzi, Bologna, Zanichelli
La famiglia tende a isolarsi dalla società e anche al suo interno ...
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TUVERI, Giovanni Battista
Aldo Accardo
TUVERI, Giovanni Battista. – Nacque il 2 agosto 1815 a Forru, piccolo comune rurale del Campidano, non lontano da Cagliari, figlio di Salvatore, avvocato, e di [...] e teologici, sia di opere del giusnaturalismo, coltivando la lettura di autori come Grozio, Voltaire, Montesquieu, Rousseau. Nel frattempo compiva le prime esperienze di conoscenza delle istituzioni giuridiche della Sardegna.
Dopo la ‘perfetta ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...