Uomo politico e pubblicista (Parigi 1775 - ivi 1848). Giovanissimo fece parte della Commissione esecutiva dell'istruzione pubblica, nominato dalla Convenzione nazionale. Fondò (1817) la Revue encyclopédique [...] e pubblicò diverse opere sull'educazione, ispirate alle dottrine di Locke, Condillac e Rousseau, tra cui l'Essai général d'éducation physique, morale et intellectuelle (1808). ...
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Filosofo, storico ed economista (Basilea 1728 - ivi 1782). Fu autore di un'importante opera di filosofia della storia (Geschichte der Menschheit, 2 voll., 1764), che offrì diversi spunti a J. G. Herder [...] e nella quale, in polemica con Rousseau, era affermato il costante e progressivo sviluppo della società umana. Con S. Gessner fu tra i fondatori della Helvetische Gesellschaft (1760), che si proponeva un rinnovamento politico, culturale e religioso ...
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Gentildonna svizzera (Vevey 1699 - Chambéry 1762); sposò (1713) il barone Sébastien Isaac de Loys, ma se ne allontanò presto per darsi a una vita piena d'avventure e d'intrighi. Il suo ricordo sopravvive [...] trasfigurato nelle Confessioni di J.-J. Rousseau, ch'essa ospitò giovane alle Charmettes, presso Chambéry. ...
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Membro di formazioni irregolari armate che agiscono su un territorio occupato dal nemico esercitando azioni di disturbo e di guerriglia.
Guerra p. Azione di guerra che si svolge di consueto su un territorio [...] in Europa già nel 16° sec., acquistò un più preciso significato con la crisi delle spartizioni della Polonia, quando J.-J. Rousseau nelle sue Considérations sur le gouvernement de Pologne del 1771 e quindi L.A. Caraccioli nel 1775 suggerirono che la ...
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Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] Dal 1912 al 1918, presso la scuola normale di Changsha, si avvicinò alla cultura occidentale (Darwin, A. Smith, Rousseau, ecc.) e approfondì nel contempo la conoscenza delle tradizioni filosofiche e letterarie della Cina. Nel 1918 si trasferì a ...
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Favorita (Parigi 1721 - Versailles 1764) del re di Francia Luigi XV; moglie (dal 1741) di Guglielmo Lenormant, marchese di Étioles, bella, colta ed elegante, nel 1745 divenne l'amante di Luigi XV. Creata [...] del duca di Choiseul, furono dovuti in buona parte alla sua volontà. Fu protettrice degli enciclopedisti e di altri filosofi (Voltaire, Rousseau, ecc.) e procurò che l'Encyclopédie continuasse a pubblicarsi, nonostante un decreto di soppressione. ...
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BONARDI, Francesco
Arturo Bersano
Nacque in Villanova, presso Casale Monferrato, il 30 genn. 1767, da Domenico e da Caterina Demichelis; il padre era un piccolo proprietario e artigiano ed il nonno [...] di scuola. Il B. si formò nel seminario di Casale, allora fortemente penetrato di fermenti giansenisti; la lettura di Rousseau, da lui considerato il più sincero discepolo di Cristo, fece avvicinare il B. agli ideali giacobini ed a quel giacobinismo ...
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Uomo politico (Parigi 1859 - Versailles 1943); eletto deputato dal 1885, si batté a fianco di G. Clemenceau su posizioni decisamente radicali, spostandosi più tardi verso il socialismo riformista di cui [...] compagni di partito, fu il primo socialista a partecipare a un governo "borghese", accettando di collaborare con P.-M. Waldeck-Rousseau come ministro del Commercio (1899-1902); più tardi fu ministro dei Lavori Pubblici con A. Briand (1909) e della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] – Denina aveva preso gli ordini nel 1754 – scrivesse un elogio, seppure non esente da critiche, della figura di Jean-Jacques Rousseau.
Ma anche durante la stampa del terzo volume di Delle rivoluzioni d’Italia (1770) Denina dovette far fronte a varie ...
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Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il n. si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione [...] origini
Il concetto nacque con la Rivoluzione francese, in stretta connessione con le idee democratiche di J.-J. Rousseau, secondo il quale la sovranità spettava alla nazione nel suo complesso, concepita come un corpo unitario composto di individui ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...