Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] di una norma giuridica viene identificata con la validità delle leggi naturali: ‟ora la macchina si muove da sé". Con Rousseau, poi, il popolo diventa sovrano e in tal modo va perduto l'elemento decisionistico e personalistico che il concetto di ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] i Beiträge zur Berichtigung der Urteile des Publicums über die französische Revolution, apologetico della Rivoluzione e di Rousseau, interpretati entrambi con criteri che già annunciano gli ulteriori svolgimenti della sua filosofia. Dal 1794 al 1799 ...
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Fisico, matematico e filosofo francese (Parigi 1717 - ivi 1783). Amico di Voltaire e Diderot, collaborò all'Enciclopedia, di cui redasse il Discorso preliminare (1751), vero e proprio sommario dell'enciclopedismo [...] collaborazione all'Encyclopédie, di cui redasse alcuni articoli: tra gli altri quello su Ginevra, che provocò la polemica risposta di Rousseau (Lettre à d'Alembert sur les Spectacles, 1758), e la replica dello stesso d'A.; ma per l'Encyclopédie egli ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] ambasciatore lord Hertford. Fu accolto con grande favore dai rappresentanti della cultura illuministica. Nel 1766 tornò in Inghilterra insieme con Rousseau, ma l'amicizia fra i due fu di breve durata e terminò con una clamorosa rottura. Nel 1767 fu a ...
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Filosofo e psicologo (Gross-Lichterfelde, Berlino, 1882 - Tubinga 1963). Allievo di W. Dilthey, insegnò nelle univ. di Lipsia (1911-20), Berlino (1920-33), Tubinga (dal 1946, dopo il suo rientro dall'esilio [...] aspetti e i valori religiosi dell'esistenza. Importanti i suoi studî di storia delle idee pedagogiche (Humboldt, Rousseau, Froebel, Pestalozzi). Opere principali: Wilhelm von Humboldt und die Humanitätsidee (1910); Kultur und Erziehung (1919); Volk ...
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Scrittore e pedagogista tedesco (Wunsiedel, Bayreuth, 1763 - Bayreuth 1825). Autore prolifico e geiale, gli senti degli inizi, il contatto quotidiano con una realtà dimessa e provinciale, e insieme una [...] ) e in specie pedagogiche (Levana oder Erziehungslehre, 2 voll., 1807) - documento dell'evoluzione che il pensiero di Rousseau e l'ideale didattico di Pestalozzi subirono entro la nuova atmosfera classico-romantica -, compose negli ultimi anni della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] familiare. E a causa della disobbedienza fu cacciato di casa. I due sposi, forse ispirati dalla Julie di Jean-Jacques Rousseau, che fu pubblicata proprio nel 1761 e la cui vicenda poteva sembrare analoga alla loro, diedero il nome di Giulia alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] Lisbona del 1755: filosoficamente parlando, s’intende, per quella comune reazione intellettuale che indusse Voltaire e Jean-Jacques Rousseau (e più tardi Immanuel Kant e Walter Benjamin) a dibattere sul mutismo di Dio, sulla giustizia, sullo scandalo ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] . Risalgono a questo contesto, come ha ricordato Franco Venturi, gli entusiastici giudizi del F. sulla Lettre à Christophe de Beaumont di Rousseau ("la più bella e nerboruta di quante io ne abbia lette", lettera al Federighi del 22 giugno 1764, in F ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] storia intellettuale, e anche di questa sotto un profilo particolare, contrastato, spesso negato come nella Querelle e infine dal Rousseau» (p. 362); ma, al tempo stesso, pur «sempre presente sia come termine di affermazione che come termine di ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...