MALERBI (Malermi, Manermi), Nicolò
Edoardo Barbieri
Nacque verosimilmente poco dopo il 1420; nulla sappiamo sulle sue origini e sul periodo della formazione e della maturità. Probabilmente "Venetus" [...] [A. Costadoni], Lettera critica, in Esami di vari autori sopra il libro intitolato l'Eloquenza italiana di monsignor Giusto Fontanini, IV, Rovereto [Venezia] 1739, p. 8; J.M. Paitoni, Della versione di tutta la Bibbia del M., in Raccolta di opuscoli ...
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LOMBARDI, Giovanni Domenico
Alberto Crispo
Figlio di Andrea, nacque a Lucca nel 1682. Il Supplemento all'Abecedario pittorico di P.A. Orlandi (1776) riferisce che il L. studiò con Giovanni Marracci [...] di villa Talenti a Vicopelago, ma ricevette anche altre commissioni: nel 1746 eseguì infatti, per la chiesa del Suffragio a Rovereto, un S. Gregorio che intercede presso l'Addolorata per le anime purganti, esemplato sulla Madonna col Bambino, i ss ...
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DUSE, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Chioggia (Venezia) il 15 genn. 1792 in una famiglia di marinai e mercanti da Natale e Teresa Sambo. Conseguito il diploma di contabile, a cui era stato avviato [...] le parti di prima donna dialettali e italiane, comiche e drammatiche" (Rasi, p. 807), nata a Torino nel 1824e morta a Rovereto nel 1862, donna di grande bellezza e dotata di una splendida voce. Tra le loro interpretazioni si ricordano Il campielo e ...
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MAINARDI, Andrea, detto il Chiaveghino
Anna Chiara Fontana
Nacque da Sepolcro (sconosciuto il nome della madre) a Cremona intorno al 1550, forse nella parrocchia dei Ss. Siro e Sepolcro (Cavalcabò, [...] (molti i cicli di affreschi e le tele, anche di ambito privato, perduti, ricordati nelle fonti) la Circoncisione (1609: Rovereto, Museo civico), i Misteri del Rosario (1610: Azzanello, chiesa di S. Andrea: in tutto tredici telette; perse, la ...
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CONSANI, Vincenzo
Carol Bradley
Figlio di Matteo e di Beatrice Farina, nacque nel 1818 a Lucca, dove fu avviato alla scultura da suo nonno, il pittore Giovanni Farina (secondo il Bertacchi, 1874, p. [...] , 2 (mittente, il C.; destinatario G. F. Berti). Sul C. e sulle sua attività vedi: Le cento città d'Italia illustrato. Rovereto, Milano s. a., p. 4 (statua di A. Rosmini); Giornale del commercio, 26 ott. 1842; Elenco degli oggetti di belle arti stati ...
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MADRUZZO, Carlo Emanuele
Rotraud Becker
Nacque nel 1599, il 5 (Vareschi, p. 70) o il 7 novembre (Gelmi, p. 290) nel castello di Issogne, nella contea di Challant in Savoia, da Emanuele Renato marchese [...] . Lontani parenti gli contestarono il possesso dei quattro vicariati di Avio, Ala, Mori e Brentonico, nei pressi di Rovereto, ricevuti dai suoi predecessori; così il M. fu coinvolto in un processo che si protrasse attraverso diverse istanze. Alla ...
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Allegretto Nuzi
C. Ghisalberti
(o di Nuzio, Nuccii, Nuttii)
Pittore nato a Fabriano nel 1320 ca. e morto nella stessa città nel 1373 sicuramente dopo il 26 settembre, giorno in cui risulta redatto il [...] (Perugia, Gall. Naz. dell'Umbria). Di recente anche la Crocifissione dipinta a fresco nella chiesa di S. Francesco a Rovereto presso Saltara, nel pesarese, oggi conservata a Urbino (Gall. Naz. delle Marche), è stata assegnata al maestro di Fabriano ...
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LABOR, Livio
Giuseppe Sircana
Nacque a Leopoli il 1° luglio 1918 da Marcello, medico chirurgo, e da Elsa Reiss. Fino al 1936 visse con la famiglia fra Trieste e Pola, dove frequentò il liceo; si trasferì [...] Lombardi, divenne membro della direzione nazionale e nelle elezioni del 20 giugno 1976 fu eletto al Senato nel collegio di Rovereto. La sua esperienza parlamentare si esaurì nella VII legislatura, nel corso della quale si astenne dal voto sulla legge ...
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LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] come anacronistica e inefficace l'imitazione degli autori latini e greci, e nella commedia L'ariostista e il tassista (Rovereto 1748) parodiò la vocazione classicistica del Lazzarini.
Il L. espose le sue teorie retoriche e teatrali nelle Osservazioni ...
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BONACOLSI, Filippo
Ingeborg Walter
Figlio di Pinamonte signore di Mantova, nacque verso la metà del sec. XIII. Entrato nell'Ordine dei frati minori, con tutta probabilità nel convento della sua città [...] . Nel luglio del 1301, alla testa di milizie veronesi e mantovme, il B. tentò un'azione militare: occupò Riva e Rovereto nel vescovato trentino, costringendo i duchi ad intavolare trattative. La pace tra Verona e Mantova da un lato e i duchi di ...
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rovereto
roveréto s. m. [lat. roborētum, der. di robur -bŏris «quercia»]. – Bosco di roveri, terreno in cui sorgono molti roveri. Come nome proprio, con le varianti Roverédo e Roveré, è presente nella toponomastica dell’Italia settentrionale.
no-alcol
(no alcol), s. m. e agg. inv. L’astensione dal consumare bevande alcoliche; privo di alcol, che non prevede l’uso di sostanze alcoliche. ◆ «L’alcol presente in molti deodoranti – continua [Luigi] Rigano – non viene aggiunto come battericida,...