DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] adulterazione o trasfigurazione fascista) e l'avvento del governo della vergogna, impersonato per lui dal marchese A. di Rudini, apersero nel suo cuore di colonialista, che sognava per la nuova patria italiana l'animo indomito di Roma postcannense ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] ritorno dagli Stati Uniti, nel marzo 1897 il D. si presentò come candidato ministeriale sotto il governo di Antonio di Rudinì, al quale lo aveva avvicinato l'amico Gaetano Mosca. Si presentò nel collegio di Gallipoli, ma venne sconfitto dal crispino ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] volta accusati di aver attizzato e fiancheggiato la rivolta popolare. Fu, perfino, chiesto al governo (tra i fautori vi era il Rudini) il ritiro dell'exequatur.
Lo stesso Leone XIII, pur difendendo il F. dalle accuse più gravi, in una lettera a lui ...
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Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] dei tradizionali punti di riferimento parlamentari, gli pareva che l'unica via per contrastare l'avvento di A. di Rudinì fosse quella di accordarsi col Sonnino, ipotesi destinata presto a cadere anche per il rifiuto preventivamente opposto dal F ...
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DE FELICE GIUFFRIDA, Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nato a Catania il 17 sett. 1859 da Sebastiano e Maria Giuffrida (il cui cognome il D. si aggiunse), in una famiglia sottoproletaria e di ambigua [...] legislatura (1897-1900).
Nel marzo 1896, in contrasto con i parlamentari socialisti, votò la fiducia al governo Di Rudinì, dando al suo voto - come avrebbe giustificato nel congresso socialista di Firenze del luglio 1896 - un significato di condanna ...
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BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] pace" all'ordine e alla moderazione.
La parte più vivace dei cattolici militanti, che subiva le repressioni del Rudini, polemizzò col Bonomelli. Don Albertario, scrivendo poco prima del suo arresto a Giuseppe Sacchetti, direttore dell'Unitàcattolica ...
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CHAUVET, Costanzo
Alessandra Cimmino
Nato il 14 giugno 1844 a Santo Stefano Belbo (Cuneo) da Pietro Giuseppe, geometra, e Giacinta Marone, abbandonò presto scuola e famiglia fuggendo di casa tra il [...] , giornalismo, affarismo, mantenne il suo ruolo privilegiato di giornalista ministeriale per eccellenza, anche con di Rudinì e Giolitti, offrendo e ritirando l'appoggio politico a banchieri, industriali e speculatori, gestendo illecite ingerenze ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] la costituzione di un consorzio tra Stato e imprese private. Nel 1896, il presidente del Consiglio A. Starrabba di Rudinì, sotto la pressione incalzante dell'I. e di altri esponenti del mondo politico pugliese, avocò finalmente al governo l ...
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TAJANI, Diego Antonio
Antonella Meniconi
Nacque a Cutro (oggi Crotone), allora nella provincia di Calabria Ulteriore Seconda (Catanzaro), l’8 giugno 1827 da Giuseppe e Teresa Fattizzi. Il padre era [...] trasmesse alla giunta per l’inchiesta parlamentare sulla Sicilia, il magistrato, futuro guardasigilli nei governi Crispi e di Rudinì (1893-1896), non individuò però nessuna responsabilità a carico dell’esecutivo, ma al tempo stesso ‘assolse’ anche l ...
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BOSCO, Rosario Garibaldi
Bruno Anatra
Nacque a Palermo il 28 luglio del 1866 da Niccolò e Teresa Patorno, in una famiglia della media borghesia di idee democratiche. Conseguito il diploma di ragioniere, [...] che occorreva si compisse, nell'isola, la rivoluzione borghese; su quello pratico, contingente, l'ostilità del governo Di Rudinì alla ricostruzione dei Fasci (il tentativo di Verro, a Corleone, venne stroncato sul nascere) su base contadina, ma ...
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