Samkhya (propr. Sankhya)
Sāṃkhya
(propr. Saṅkhya) Sistema filosofico indiano.
Storia
Il S. è probabilmente il più antico fra i sistemi filosofici indiani. Elementi di S. si trovano già nelle Upaniṣad [...] più antiche (soprattutto nella Chāndogya Upaniṣad, 6.4), e un sistema già definibile come S. ma teista è esposto nel Mahābhārata. Il S. è inoltre la filosofia di riferimento dei Purāna (testi mitologico-religiosi ...
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purusa
puruṣa
Termine sanscr. traducibile con «uomo» (con la stessa ambiguità dell’italiano nel connotare solo il genere maschile o l’uomo in quanto essere umano), «spirito» o «persona». P. indica infatti [...] non c’è legame fra p. e intelletto, senso dell’Io e mente, di che cosa è cosciente il p.? Le Sāṅkhyakārika («Strofe del Sāṅkhya») enunciano in merito la celebre metafora del cieco e dello storpio, per cui la natura è il cieco che porta in giro per il ...
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Vacaspati Misra
Vācaspati Miśra
Filosofo indiano (la sua acme si colloca nel 850, o secondo altri tra il 900 e il 980). Aderente alla scuola dell’Advaita Vedānta, inaugura la tendenza di questa scuola [...] in sé tutte le altre (➔ Mādhava). V. compose infatti – caso unico nella filosofia indiana – commenti anche a opere di Sāṅkhya, Nyāya, Mīmāṃsā e Yoga, ogni volta difendendo le posizioni della rispettiva scuola, tanto che le sue opere divennero tutte ...
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pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] per i Cārvāka (➔) è l’unica fonte di conoscenza accettabile. Le scuole buddiste e giainiste, il Nyāya, il Vaiśeṣika, il Sāṅkhya, lo Yoga, la Mīmāṃsā e il Vedānta accettano anche l’inferenza (anumāna, ➔). Un ulteriore p. condiviso da giainismo, Nyāya ...
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Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] il suo pensiero è informato a una religiosità che ha risonanze plotiniane e spinoziane. Opere principali: Il sistema Sankhya (1897); Introduzione alla metafisica. I, Teoria della conoscenza (1904); traduzione e commento dei Prolegomeni di Kant (1913 ...
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Nyaya
Nyāya
Termine sanscr. usato in varie accezioni, tra cui «pensiero metodico», «legge razionale», «argomento sistematico», e che indica il sistema filosofico fondato sul Nyāyasūtra («Gli aforismi [...] , e che comunque poco abbia a che fare con il vero contenuto del trattato.
Teoria della causalità
In polemica con l’idea del Sāṅkhya che un effetto esiste in potenza già nella sua causa, il N., in sintonia con il Vaiśeṣika, propone una teoria della ...
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causalita, dottrine indiane della
causalità, dottrine indiane della
Tema centrale per la riflessione filosofica indiana, che si concentra soprattutto sulla causa materiale, al contrario della filosofia [...] satkāryavāda («dottrina dell’effetto esistente [nella causa]») insegna la preesistenza dell’effetto nella causa ed è sostenuto dalle scuole Sāṅkhya e Yoga. Esempi tipici in proposito sono l’emergere dello yogurt dal latte, o di un albero di mango dal ...
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prakr¿ti
prakr̥ti
Termine sanscr. dalle molte accezioni legate all’idea di un elemento base da cui evolvono forme derivate. P. indica perciò in ambito filosofico la natura intesa come natura naturans, [...] merito l’esempio del latte che, pur incosciente, fluisce dalle mammelle della mucca per il bene del vitellino). Secondo il Sāṅkhya, la p. è costitutita di tre guṇa (letteralmente «fili» rispetto a una corda, ma anche «qualità» rispetto a una sostanza ...
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Vedanta
Vedānta
Denonimazione comune a varie correnti filosofiche (➔ anche Śaṅkara; Madhva; Rāmānuja; Vedānta Deśika) che si richiamano esplicitamente alle Upaniṣad, di cui sistematizzano in vari modi [...] il fruitore e la materia il fruibile. La teoria della causalità proposta da questa scuola è perciò il pariṇāmavāda del Sāṅkhya, secondo cui l’effetto è una trasformazione della causa. Conseguentemente, Dio è la causa immanente del mondo (inteso come ...
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atman
ātman
Nella filosofia indiana, termine chiave, ma non unico, per indicare il «sé», o principio di individualità personale contrapposto alla materia, al corpo e alle sue funzioni anche cognitive. [...] (guṇa). Nello stato di liberazione (mokṣa) l’ā. sarebbe quindi assolutamente libero, ma inconsapevole e inerte. Nyāya, Vaiśeṣika, Sāṅkhya, Yoga, Mīmāṃsā e molte scuole vedāntiche accettano una pluralità di ā. (uno per ogni persona), mentre il Vedānta ...
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