Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] luoghi di culto romani conservano i suoi interventi: la Cappella Sistina e S. GiovanniinLaterano, dei quali fece restaurare il soffitto, S. Maria degli Angeli, S. Maria in Traspontina, SS. Domenico e Sisto, che fece costruire con l'annesso convento ...
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1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] , comprendeva anche 14 rappresentazioni del N. T., delle quali 4, conservate, sono sicuramente identificate), di S. GiovanniinLaterano (6 Antico - 6 N. T.) e del vecchio S. Pietro (W: sotto Liberio, 52 scene dal N. T. e 8 dalla storia di Pietro ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] Romae. Le basiliche paleocristiane di Roma (Sec. IV-IX), V, Città del Vaticano 1980, pp. 1-96 (S. GiovanniinLaterano), 171-285 (S. Pietro in Vaticano); R. Krautheimer, Roma. Profilo di una città, 312-1308, Roma 1981, pp. 144-49 (sugli interventi ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] III, di un misero religioso il quale impediva il crollo della chiesa papale di S. GiovanniinLaterano (un episodio analogo è riferito anche a s. Domenico di Caleruega nella sua biografia agiografica scritta dal frate domenicano Costantino da Orvieto ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] Rassegna d'arte, XVI (1917), pp. 187-194; H. Egger, L'affresco di B. nel portico di S. GiovanniinLaterano, in Roma, X (1932), pp. 303-306; A. M. Hind, Early Ital. engravings..., London 1938, I, 1, pp. 273, 274; 4, tavv. 451, 456; II, 5, pp. 101-106 ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] i Vassalletto durante il pontificato di O., ed oltre, attesero alla costruzione del chiostro di S. GiovanniinLaterano, adottando, tra l'altro, soluzioni architettoniche innovative. Contemporaneamente operavano per portare a termine il portico ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] del duomo di Civita Castellana (1210) e le imprese romane del chiostro di S. GiovanniinLaterano, del braccio nord di quello di S. Paolo f.l.m. e del portico di S. Lorenzo f.l.m., tra il secondo e il quarto decennio del secolo reinterpretarono ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...]
Il F. fu consulente del cardinale Benedetto Pamphili per la sistemazione delle statue degli apostoli lungo la navata di S. GiovanniinLaterano, nei tabernacoli del Borromini. Il lavoro fu condotto a termine con l'assistenza di Carlo Stefano Fontana ...
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SARCOFAGO
R. Farioli Campanati
N. Bock
SARCOFAGO L’uso di arche sepolcrali in pietra o marmo, di varia tipologia, per lo più a carattere monumentale e variamente decorate, che trova origine nell’Antichità [...] Braye (m. nel 1282; Orvieto, S. Domenico), del monumento Annibaldi (Roma, S. GiovanniinLaterano; Romanini, 1983; 1990) e di quello di Bonifacio VIII (m. nel 1303; Roma, S. Pietro in Vaticano, Grotte). In questi s. si ritrova la raffigurazione degli ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] e di quella di Barletta, sempre dell'Ordine dei cavalieri gerosolimitani. Dal 1545 fino alla morte ebbe l'arcipresbiterato di S. GiovanniinLaterano, "il quale ha bellissima facultà e modo di far bene a molti sua servitori" (F. Babbi al card. F. de ...
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kiss-in
(kiss in), loc. s.le m. inv. Manifestazione di protesta collettiva durante la quale numerose coppie si baciano simultaneamente. ◆ A Milano, dove gli omosessuali hanno allestito un banchetto a pochi metri da quello leghista dove si...
stradone
stradóne s. m. [accr. di strada]. – Larga strada alberata, spec. alla periferia d’una città o anche tra due centri vicini: la stazione è là, in fondo allo s.; nella toponomastica urbana (dove è meno com. di viale): S. Sant’Agostino,...