LEONARDO da Porto Maurizio, santo
Aniceto Chiappini
Nacque il 20 dicembre 1676 a Porto Maurizio (Imperia). Il 2 ottobre 1697 entrò tra i francescani del convento di Ponticelli in Sabina; di lì passò [...] a quello di S. Bonaventura al Palatino, e vi fu ordinato sacerdote e istituito lettore di filosofia. Trasferito al convento del paese natio, vi cominciò a diffondere la pratica della Via Crucis e degli ...
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NUMA POMPILIO (Numa Pompilius)
Gaetano De Sanctis.
Successore di Romolo, regnò in Roma secondo la cronologia tradizionale dal 715 al 673 a. C. Era figlio di Pompone, nativo della sabina Cures, aveva [...] sposato Tazia, l'unica figlia del re Tito Tazio, ed era stato discepolo del filosofo samio Pitagora. Morto Romolo, dopo un anno d'interregno fu designato a succedergli dal senato e non accettò se non quando ...
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Comune della prov. di Roma (42,3 km2 con 19.965 ab. nel 2008). Il centro è situato a 150 m s.l.m., nelle estreme propaggini dei rilievi della Sabina. Ha soprattutto funzione di decentramento residenziale [...] nell’area romana.
Antica colonia albana, Nomentum in età cristiana fu sede vescovile fino al 9° sec.; fortificata nell’Alto Medioevo, decadde dopo che fu devastata da Roberto il Guiscardo, per la sua partecipazione ...
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Vedi NORCIA dell'anno: 1963 - 1996
NORCIA (v. vol. V, p. 544)
D. Manconi
Nuove ricerche e la scoperta di iscrizioni e monumenti hanno contribuito a delineare meglio la conoscenza dell'unico municipio [...] D. Manconi, Il santuario di Ancarano di Norcia, in DArch, V, 1987, I, pp. 17-28; M. Torelli, La conquista romana della Sabina, ibid., pp. 43-51; D. Manconi, Norcia, alcune novità sulla città romana, in Spoletium, XXXIII, 1988, pp. 63-74; R. Cordella ...
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Figlio del duca longobardo Trasamondo, governò dal 703. Occupata Classe nel 719, fu costretto da re Liutprando a restituirla ai Bizantini. Allargò i confini del ducato, togliendo terre alla Chiesa nella [...] Sabina, dove fu largo di favori all'abbazia di Farfa. Fondò l'abbazia di S. Pietro di Ferentillo, dove forse si ritirò monaco, costrettovi dal figlio Trasamondo II, che gli successe (720). ...
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Nacque in Irlanda, a Galway, l'8 settembre 1830; entrò fra i domenicani a Perugia nel 1847, e studiò a Roma alla Minerva e a S. Sabina. Nel 1851 ritornò in patria per iniziarvi il suo ministero sacerdotale [...] con la predicazione, in cui si segnalò tanto da essere chiamato il "principe dei predicatori" inglesi. Recitò l'orazione funebre per O' Connell. Fu al concilio vaticano nel 1871, poi negli Stati Uniti. ...
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ORSOLINO, Tomaso
Daniele Sanguineti
ORSOLINO, Tomaso. – Nacque intorno al 1587 da Antonio, «bravo architetto genovese, quantunque nato di padre lombardo» (Soprani - Ratti, 1768, p. 420) e da Concordia [...] delle Vigne. Tra il 1669 e il 1670 fornì una serie di colonne con basi e capitelli per le chiese genovesi di S. Sabina e S. Fede.
Il 1° maggio 1670, unitamente a Giacomo Garvo, accettò di realizzare una cappella in marmo nella chiesa genovese di S ...
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Gente patrizia romana; il valore delle tradizioni intorno a questa famiglia non è apprezzabile, a causa delle falsificazioni introdottevi dall'annalista Valerio Anziate. Il capostipite sarebbe stato un [...] Volusus Valerius venuto dalla Sabina al tempo dei re. La politica democratica di questa gens sarebbe stata iniziata da P. Valerio Publicola, uno dei consoli del I anno della repubblica. Si ramificò nelle famiglie dei Flacci, Potiti, Laevini, Faltones ...
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(lat. Quirites) Nome dei Romani antichi, che li designa in quanto cittadini; è conservato nella formula Populus Romanus Quirites[que] (anche S.P.Q.R. probabilmente è da intendersi all’inizio: Senatus [...] nome da quello della tribù che fondò Roma. L’etimo è incerto: gli antichi lo facevano derivare dalla città sabina di Curi (dopo la fusione dei Sabini con i Romani) o da curis «lancia» (uomini armati di lancia); studiosi moderni lo hanno posto, senza ...
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Domenicano (n. forse 1298 - m. 1343 circa), nipote di Landolfo Colonna, entrò nell'ordine prima del 1320. Visse alla curia di Avignone dopo il 1332, fu poi vicario della prioria di S. Sabina (1338) e lettore [...] in quella di Tivoli (1339). Scrisse un De viris illustribus, illustrante con brevi biografie più di trecento personaggi, pagani e cristiani, e un Mare historiarum, cronaca dalle origini del mondo fino ...
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sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, fra i 1300 e i 2000 metri: molto...
sabin
〈sèibin〉 s. ingl. [dal nome del fisico statunitense W. C. Sabine (1868-1919)] (pl. sabins 〈sèibin∫〉), usato in ital. al masch. – In acustica architettonica, unità di misura (oggi raram. utilizzata) dell’assorbimento sonoro di un ambiente.