Giulio de' Medici (Firenze 1478 - Roma 25 sett. 1534), figlio naturale poi legittimato di Giuliano di Cosimo il Vecchio; cardinale nel 1513, influente vicecancelliere durante il pontificato del cugino [...] suo avvicinamento a Francesco I di Francia, realizzato soprattutto con la lega di Cognac stretta dopo la vittoria di Carlo V a Pavia (1525) e il trattato di Madrid (1526), provocò l'assalto e il celebre saccodiRoma (1527). Riaccostatosi a Carlo V ...
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Letterato (villa di Casatico, presso Mantova, 1478 - Toledo 1529). Di illustre famiglia (la madre era una Gonzaga), fu educato a Milano secondo le migliori tradizioni umanistiche. Fu alla corte di Ludovico [...] nunzio in Spagna. I quattro anni della sua nunziatura segnarono però il fallimento della politica pontificia nei riguardi della Spagna (saccodiRoma, 1527), e quindi dell'opera diplomatica del C. e dei suoi ideali politici. Egli se ne addolorò ...
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Cardinale (Roma 1479 - Napoli 1532); dopo aver combattuto al servizio degli Spagnoli nel 1503, divenuto ecclesiastico per volontà dei parenti, fu vescovo di Rieti e abate di Subiaco e Grottaferrata (1508), [...] 1522 e del 1523 fu però contrario ai Medici e nemico di Clemente VII, contro il quale si fece strumento di Carlo V, prendendo parte attiva al saccodiRoma e accettando solo alla fine di farsi mediatore per la liberazione della città e dello stesso ...
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Regista italiano (Roma 1876 - ivi 1949), già cartellonista e decoratore; ha diretto: Agrippina (1911); Quo vadis? (1913); Fabiola (1918); I Borgia (1919); Il saccodiRoma (1920); Re Burlone (1935); Il [...] dottor Antonio (1937); Antonio Meucci (1940) ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa diRoma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] . Seguì un'alleanza precipitosa dell'Inghilterra con la Francia e col papa, quindi il saccodiRoma (1527) e la pace di Cambrai (1529). Con la politica diplomatica di Wolsey naufragava anche la sua politica religiosa: legato a latere a vita (1524 ...
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Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] per riuscire a stabilire la pace, che si dimostrò difficoltosa quanto instabile per la reazione alla svolta politica pontificia con il "saccodiRoma" da parte dei lanzichenecchi di Carlo V d'Asburgo. F. ricevette nel 1527 come commenda l'abbazia ...
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Figlio (Roma 1503 - Piacenza 1547) del cardinale Alessandro, poi papa Paolo III. Temperamento violento e impulsivo, militò per la parte imperiale anche in contrasto con gli interessi del papato (partecipò [...] al saccodiRoma); assurto il padre al pontificato, fu spesso utile intermediario tra lui e gli agenti imperiali e iniziò la propria ascesa politica quale gonfaloniere della Chiesa (1537), poi duca di Castro, finché ottenne da Carlo V l'investitura ...
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Umanista (Iesi 1474 - Roma 1549). Gesuita, segretario di Leone X e Clemente VII, dopo Pomponio Leto fu l'anima dell'umanesimo romano; dal 1537 vescovo di Nocera Umbra. Tra i primi si occupò della poesia [...] rinvenuto nel 1875 nella biblioteca del conte P. A. Brancuti di Cagli, conservato ora nella Bibl. naz. di Lisbona). La sua magnifica raccolta di manoscritti, assai danneggiata nel saccodiRoma, è nella Biblioteca Vaticana: dispersa andò anche la sua ...
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Prelato e uomo politico (Schio 1481 - Roma 1533); maggiordomo papale, nel 1523 vescovo e conte di Vaison in Val Chiusa, dopo aver sofferto con Clemente VII l'assedio in Castel S. Angelo durante il Sacco [...] diRoma, fu ambasciatore presso Carlo V, per le trattative conclusesi a Barcellona nel 1529; gli fu conferito, ad Augusta (1530), il titolo di conte palatino. ...
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Ecclesiastico (Venezia 1494 - Roma 1570), protonotario apostolico, poi creato cardinale (1518) e commendatario di S. Maria in Porticu (1528-41). Durante il saccodiRoma, rimase fedele a Clemente VII e [...] fu perciò trattenuto da Carlo V in ostaggio a Napoli. Ebbe inoltre l'amministrazione di numerose diocesi in Italia e in Francia, tra cui l'arcivescovado di Narbona. ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...