L'amico più intimo e il compagno di lotta di Lutero. Nacque il 24 giugno 1485 a Wollin (Pomerania), studiò all'università di Greifswald (1502-1504), fu insegnante apprezzato a Treptow, divenne sacerdote [...] nel 1509 e professore di SacraScrittura nel convento dei premonstratensi a Belbuck nel 1517. Grande ammiratore di Erasmo, il B. si convertì alla causa luterana dopo la lettura dello scritto De captivitate Babylonica (1520). Si recò a Wittenberg nel ...
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Nacque a Lisbona il 22 luglio 1587. Entrato nella Compagnia di Gesù il 5 novembre 1601, dopo aver insegnato letteratura, filosofia e sacrascrittura, fu nominato da Filippo IV vescovo di Nicea e coadiutore, [...] con diritto di successione, del patriarca di Etiopia, Alfonso Méndez. Partito da Lisbona nel 1629, giunse il 21 ottobre a Goa, donde ritornò in Etiopia. Vi rimase tre anni, occupato nei processi di canonizzazione ...
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Storico e filosofo del diritto, nato a Matera nel 1714, morto a Roma nel 1781. Professore di giurisprudenza nell'università di Roma, vi rappresentò con poca fortuna, mentre altri indirizzi prevalevano [...] d'essere stato una volta bestia (Venezia 1768), combattendo la concezione vichiana e duniana con l'autorità della SacraScrittura. A. Gennarelli ne raccolse le Opere (Roma 1845, voll. 5).
Bibl.: L. Giustiniani, Memorie storiche degli scrittori legali ...
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Canonista e polemista bizantino del sec. XIV. Fu ieromonaco a Salonicco, ove compose una collezione alfabetica (Σύνταγμα κατὰ στοιχεῖον) di leggi ecclesiastiche e civili in 24 parti, suddivise in 303 capitoli. [...] più valore di quelle emanate dagl'imperatori, poiché, accettate dalla chiesa, possiedono un'autorità simile a quella della SacraScrittura. Per la sua utilità pratica ebbe larghissima diffusione: fu tradotta anche in greco volgare e in lingue slave ...
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Forme occidentalizzate del nome dello scrittore siriaco nestoriano ‛Abhd-Īsho‛ bar Bĕrīkhā, morto nel novembre del 1318. Fu metropolita di Sōbhā (Nisibi) e Armenia e il più fecondo poligrafo tra i nestoriani, [...] il quale fu pubblicato per la prima volta a Roma nel 1658 da Abramo Echellense. Scrisse un commento a tutta la SacraScrittura; alcuni trattati di dogmatica, dei quali quello col titolo Libro della perla sulla verità della fede è stato divulgato per ...
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La forma originaria del suo nome è Favre o Le Fèvre (lat. Faber). Primo compagno di S. Ignazio di Loiola, nacque a Villaret (Savoia) nell'aprile del 1506; s'incontrò con S. Ignazio nel 1529 a Parigi, dove [...] ) per conseguirvi i gradi accademici. Ordinato sacerdote nel 1534, viaggiò in Italia; a Roma ebbe incarico (1538) di leggere SacraScrittura alla Sapienza. Destinato da Paolo III alla dieta di Worms (1540), fu il primo gesuita che entrò in territorio ...
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Ecclesiastico, nato a Bologna il 3 aprile 1882, morto a Roma il 28 settembre 1959. Ordinato sacerdote nel 1904, insegnò storia (1906) e poi Sacrascrittura (1907) nel seminario di Bologna; fu anche membro [...] della R. Commissione conservatrice dei monumenti dell'Emilia. Chiamato da Pio XI (1922) al Pontificio istituto di archeologia cristiana, diresse la Rivista di archeologia cristiana, insegnò archeologia ...
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Nata a Roma nel 368, morta a Betlemme alla fine del 418 o al principio del 419. Figlia della nobile Paola, vedova del senatore Tossozio (v. paola, santa), fece parte del cenacolo femminile raccolto nella [...] cenobio che, nelle sue sezioni femminili, fu diretto da Paola. Colà E. rimase fino alla morte dedicandosi allo studio della SacraScrittura, alle pratiche ascetiche e alle cure del monastero, del quale, dopo la morte di Paola (404), ebbe la direzione ...
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Cardinale e dotto benedettino spagnuolo, nato a Logroño nella Vecchia Castiglia, il 24 marzo 1630. Direttore degli studî nel Monastero di S. Vincenzo in Salamanca (di cui divenne anche abate), professore [...] di teologia e di Sacrascrittura in quella università, consigliere e segretario dell'Inquisizione, l'A. è conosciuto specialmente per la sua opera contro la Dichiarazione del clero gallicano del 1682, intitolata: Auctoritas infallibilis et summa ...
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Monaco del monastero di Ligugé (diocesi di Poitiers) che ad istanza del suo superiore Ursino mise insieme dalle sue letture un florilegio di sentenze che intitolò Liber scintillarum. La materia dell'opera [...] deriva con qualche libertà di forma dalla SacraScrittura e dai Padri della Chiesa, da Flavio Giuseppe nella versione detta di Egesippo, dalle Collationes di Cassiano, dalle Vitae Patrum. La fonte più recente di tutte è Isidoro di Siviglia: cosicché ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...