Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] incantato dove, a diversi livelli, ogni cosa era sacra; ora, dal momento che nulla sfuggiva a questa E, usato forse per i metalli preziosi. Fin dai primissimi stadi di scrittura esso è attestato sempre da solo, su un piccolo numero di tavolette ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] della stampa popolare. È il caso dei nipponismi nella scrittura brillante delle rubriche del giovane ➔ Gabriele D’Annunzio simile alla lira» (1730 in A. Calmet, Il tesoro delle antichità sacre, II); kippah < ebr. kippâh «piccolo copricapo a forma ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] svolge all’insegna di un’ideale continuità con le esperienze di scrittura maturate nei secoli precedenti (Sabatini 1965, rist. 1996: 101 versi volgari costituissero la parte finale di una sacra rappresentazione recitata nella Settimana Santa, che si ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] l’insegnamento dottrinale fu ancor più accentuata dalla decisione di escludere dalla traduzione la liturgia e le SacreScritture e di consegnare al volgare solo predicazione e catechesi. Ogni trasposizione della Bibbia in volgare implicò conseguenze ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] la comunicazione ordinaria, estendendosi anche all’oratoria (sacra e civile) e alla conversazione colta.
Strumento di , infiammate di satira morale.
Al di fuori della scrittura colta si riscontrano varie zone di approssimazione alla norma toscana ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] astuta di Dedalo e di Ulisse.
Enigmi sono presenti nei testi sacri, sapienziali e mitologici di tutto il mondo. Molti gli episodi passaggio dell’arte dell’enigma dall’oralità alla scrittura, dalla convivialità alla letteratura.
Con gli esempi ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] riuscì a produrre modelli omiletici alternativi. Impegnati sui piani alti della polemica linguistica (traduzione di SacreScritture, Messa in lingua materna), i giansenisti non favorirono una predicazione intellettualmente più consapevole e più ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] da Rivalta), che sono le più antiche testimonianze di oratoria sacra in toscano. Questi testi toscani furono reputati per secoli da la Riva, il cui libro più noto è quello delle Tre scritture, che ha per tema l’oltretomba, materia che sarà poi di ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] de mia morte (ma anche all’inverso di Stige da de Stige), o sacra da sagra, ma soprattutto le forme non rafforzate, del tipo agiunte, alegreza, valenza modellizzante e si impone come canone della scrittura, oltre che poetico-letterario, dalla metà del ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] Medicina, tutta la professione delle leggi, tutta la sacra Teologia nel Fiorentino idioma puramente tradotta si leggerà (Salviati solo il valore di Dante, ma quello di tutte le scritture trecentesche fiorentine di ogni genere e registro:
le regole del ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...