Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] un’operazione matematica dell’intelletto, e materializza e 1989, p. 195).
Sulla felicità: natura umana, società moderna e ‘ultrafilosofia 1823).
Nello stesso lungo pensiero, quasi un saggio di filosofia sociale, teso a smentire l’affermazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] , ma solo per poter essere convogliata dall’intelletto in una scomposizione analitica e in una ricomposizione 1995, pp. 325-76.
Saggio filosofico sulla critica della conoscenza, o sia analisi distinta del pensiere umano, con un esame delle più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] del Quattrocento. Nel 1417 fu l’umanista toscano Poggio Bracciolini (1380-1459), uomo. il cui intelletto ha recepito l’ consentire al saggio di adottare il giorno era l’11 novembre, ma si discuteva sull’anno, 1483 o 1484), fu eretta da Gaurico per ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] particolarmente penalistico, nel saggio La filosofia penale di come slancio dell'inserimento umano nella globale trama dell' alla globalità dell'intelletto e del sapere , in Senato, del disegno di legge sull'esame di Stato. Alla Camera dei deputati ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...]
La Guida dei Perplessi insiste sulla necessità del lavoro e di se stesso. È l'intelletto la più alta delle facoltà , 13: "Meglio un giovane povero e saggio che un re vecchio e stolto". In mondo, così come l'organismo umano è regolato d'intesa con ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] allievo.
Non c’è dubbio sulla sua apertura e curiosità intellettuale: egli Pietro de Ibernia (da lui definito «saggio cristiano») e con altri negli anni Cinquanta nozione di un singolo intelletto passivo per tutti gli esseri umani, e rifiutò il ...
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CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] questo discorso, si basa sullo scambio dei due aspetti che lo spirito umano può tra intelletto intuitivo e intelletto discorsivo Il secolo XX, Milano 1947, ad Ind.; L.Geymonat, Saggi di filosofia neo-razionalistica, Torino 1953, ad Indicem; M. ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...