PASQUINI, Bernardo
Arnaldo Morelli
PASQUINI, Bernardo. – Nacque a Massa in Valdinievole (oggi Massa e Cozzile, Pistoia) il 7 dicembre 1637, da Francesco di Michelangelo e da Maria Gentile di Bartolomeo [...] Philip Krieger, inviato a Roma dal margravio Cristiano Ernesto di Bayreuth nel 1673, e Georg Muffat dall’arcivescovo di Salisburgo Massimiliano Gandolfo di Künburg nel 1681-82. Inoltre Pasquini, pur non avendo accettato l’invito di Leopoldo I a ...
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LASCHI, Filippo
Federico Pirani
Nacque presumibilmente a Firenze intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla formazione musicale di questo cantante di opera buffa tra i più famosi della sua generazione. [...] prima opera buffa sul palcoscenico del Burgtheater dai più noti cantanti buffi dell'epoca (La finta semplice venne data a Salisburgo l'anno seguente con oscuri interpreti locali). Il mondo dell'opera italiana a Vienna gli rimase a lungo precluso, e ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] York (Carnegie Hall), Boston (Boston Symphony Orchestra), Washington, Filadelfia, Los Angeles; quindi, tornato in Europa, fu a Salisburgo, a Edinburgo e in vari centri artistici italiani e stranieri. Nel 1953 concluse la sua carriera teatrale alla ...
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CORELLI, Dario Franco
Giancarlo Landini
Tenore, nacque ad Ancona l’8 aprile 1921 da Remo Pilade Adriano (1887-1983) e Natalina Adria Marchetti (1889-1950).
Le origini della famiglia, appartenente alla [...] sua presenza di rilievo in Germania, nel 1962 Turandot al San Carlo, Carmen alla Fenice, Il trovatore al Festival di Salisburgo (direttore Herbert von Karajan) e al Palazzo dello sport di Pesaro, l’apparizione nella Tosca alla Staatsoper di Vienna e ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] non soltanto a nuove e geniali musiche, ma a modelli discussi e aspettati da lungo tempo. Muffat se li riporta a Salisburgo nel 1682. E nel 1689 testimonia François Couperin di avere scritto, "charmé de celles du signor Corelli, dont j'aimeray les ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] che caratterizza la tragedia elisabettiana, come nella grande regia del Julius Caesar di Shakespeare per il Festival di Salisburgo, nel luglio 1992.
Simile negli intenti, diversissimo nelle scelte estetiche e stilistiche, l'itinerario in questi anni ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] Taut e soprattutto Poelzig (Il Golem), che dedica molte sue fantasie architettoniche a un progetto per il teatro di Salisburgo (1921), con il fiammeggiante interno ellittico e il porticato a spirale che mette in comunicazione l'interno e l'esterno ...
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salisburghese
salisburghése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla città austriaca di Salisburgo (ted. Salzburg), ricca di monumenti di grande interesse artistico e storico, importante centro di studî e di vita musicale, celebre...
puntazione2
puntazióne2 s. f. [dal ted. Punktation, der. di Punkt «punto»]. – Solo nella locuz. puntazioni di Ems, l’insieme dei punti dottrinarî concordati a Ems, in Germania, nel 1786, tra gli arcivescovi di Treviri, Magonza, Colonia e Salisburgo,...