Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] spera il rimedio ai mali che affliggono Roma e il risanamento dei costumi corrotti (sicuramente spuria l'Invettiva contro Sallustio attribuita a Cicerone e contenuta, con l'altra Invettiva, in alcuni codici sallustiani). Le opere storiche di S. sono ...
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SALLUSTIO (C. Sallustius Crispus)
G. Sena Chiesa
Scrittore e storiografo romano (86-34 a. C.).
L'effigie di S. appare su uno dei contorniati con ritratti di illustri scrittori, coniati probabilmente [...] , i, 200) con capelli portati sulla fronte come nella testa del contorniato, reca sulla base iscritto il nome di Sallustio. Si tratta però, con tutta probabilità, di un'iscrizione moderna aggiunta per la generica somiglianza del ritratto con il ...
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SALLUSTIO neoplatonico
Guido Calogero
Pensatore greco, fiorito intorno al 360 d. C., appartenente alla scuola neoplatonica cosiddetta di Pergamo. È superstite di lui un'operetta Sugli dei e sul mondo, [...] che sembra sia un riassunto elementare di una più vasta opera da lui composta sull'argomento. Il suo principale interesse è costituito dal fatto che S. la scrisse probabilmente per appoggiare sul piano ...
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PERUZZI, Sallustio
Maurizio Ricci
PERUZZI, Sallustio (Salustio, Giovanni Salustio). – Nacque probabilmente a Roma nel 1511-12 da Baldassarre e da Lucrezia di Antonio del Materasso. Nell’epitaffio posto [...] alcuni anni era ormai architetto della Fabbrica di S. Pietro, tornò definitivamente a Roma: da quel momento e sino al 1567 Sallustio vi risiedette stabilmente (Ricci, 2002, pp. 73-76; Seidel, 2002, pp. 23-26).
Nel 1562, già sposato e padre di almeno ...
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Sallustio cinico
Filosofo (5° sec. d.C.). Fu uno dei rappresentanti dell’estrema fioritura del cinismo. Nonostante il rigore della sua concezione cinica della vita, che lo portava ad avversare ogni scienza [...] e filosofia di indirizzo sistematico, ebbe contatti con il neoplatonismo ed esercitò l’arte della divinazione, non ammessa dai cinici ...
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Filosofo (sec. 5º d. C.), uno dei rappresentanti dell'estrema fioritura del cinismo. Nonostante il rigore della sua concezione cinica della vita, che lo portava ad avversare ogni scienza e persino la filosofia, ebbe contatti col neoplatonismo ed esercitò l'arte della divinazione, non ammessa dai cinici ...
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Filosofo della scuola neoplatonica di Pergamo (sec. 4º d. C.). Resta di lui l'operetta De diis et mundo, ispirata alle dottrine di Plotino e di Porfirio e scritta probabilmente per appoggiare Giuliano l'Apostata nella sua lotta contro il cristianesimo ...
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Nato a Siena nel 1677, morto nel 1760. Iniziò la carriera delle armi, ma preferì poi ritirarsi in campagna e dedicarsi all'agricoltura e agli studî. Nel 1705 prese gli ordini sacri e divenne arcidiacono nel 1723. Fu presidente dell'Accademia dei Fisiocritici, si occupò anche di letteratura e pronunciò discorsi all'Accademia degli Intronati. Nel 1737 scrisse il suo famoso saggio sulla Maremma senese: ...
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SALLUSTIO il cinico
Guido Calogero
È uno dei rappresentanti dell'estrema fioritura che il cinismo ebbe nel sec. V d. C. Notizie di lui ha conservato il neoplatonico Damascio, che ne parla con favore: [...] e ciò prova i contatti che egli ebbe col neoplatonismo, nonostante che il rigore della sua concezione cinica della vita lo facesse avversario di ogni ideale erudito e speculativo e lo conducesse perfino ...
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Bandini, Sallustio Antonio
Sacerdote, agricoltore e letterato (Siena 1677 - ivi 1760). Nel Discorso sopra la maremma di Siena (1735) mise in evidenza il contrasto tra città e campagna e l’incapacità [...] del governo mediceo di attuare una politica granaria in grado di sollevare le condizioni delle zone povere, sottoposte alla volontà della nobiltà e del clero e in progressiva decadenza. Le sue proposte ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....