POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] II, Roma 2003, pp. 1-12; S. Magister, Pomponio Leto collezionista di antichità: addenda, ibid., pp. 51-124; P.J. Osmond, In the Margins of Sallust. Part III, Pomponio Leto’s notes on ars historica, ibid., pp. 35-49; R.W. Ulery jr, In the Margins of ...
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Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de [...] Parigi 1923, e una piccola monografia, Parigi 1945), di Petronio, Plauto (nel quale compito succedette a L. Havet) e Sallustio, si mostrò tuttavia sempre più grammatico, filologo e linguista che storico interprete di una civiltà e di una poesia. Con ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] impostagli; un giavellotto, lanciato non si sa da chi, lo colpì a morte. Portato nella sua tenda, confortato da Oribasio, Sallustio, Prisco e Massimo, fidente nel destino della sua anima, moriva poco dopo, a trentadue anni, dopo venti mesi di regno ...
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Nome derivato da ab origine e significante "autoctoni", dato ai primi abitanti del Lazio, che, unitisi ai Troiani, derivarono poi dal re Latino il nome di Latini. Poiché la derivazione dall'eponimo re [...] arcaica della Sabina s'accordava con il concetto di popolazione primitiva rimasto sempre inerente al nome di Aborigeni (cfr. Sallustio, Cat., 6, 1), altri li fece oriundi o abitatori per lungo tempo della Sabina. Un'ampia discussione sugli Aborigeni ...
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CANTONI (Cantono), Gaspare
Giuseppe Dondi
Nato in Lombardia o in Piemonte verso la metà del sec. XV, fu attivo come tipografo a Milano e a Casale attorno al 1480; di lui non ci sono pervenute notizie [...] -V, Roma 1943-1972, cita tre opere del C. o a lui attribuibili: l'Esopo (n. 72), il Donato (n. 3552) e il Sallustio (n. 8547); ma l'ultima è da I. Collijn, Katalog der Inkunabelen der Kgl. Bibliothek in Stockholm, I, Stockholm 1914, n. 952, assegnata ...
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NUMISMATICA
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
. Numismatica antica. - Le monete antiche, prima che come oggetto di studio, sono state considerate, sino dall'antichità classica, oggetto [...] più ricchi ebbero, come i Greci, collezioni e raccolte di ogni genere: così Emilio Scauro, Pompeo, Cesare, Lucullo, Sallustio e Verre. Svetonio racconta che, occasione dei Saturnali, Augusto distribuiva agli amici e al popolo, fra altri doni, monete ...
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- Figlio di Micipsa, primogenito di Massinissa, che gli associò (118 a. C.) nel regno il fratello minore Iempsale, e Giugurta (v.) figlio di Mastanabale, fratello di Micipsa. Ucciso a tradimento Iempsale [...] lo costrinsero ad arrendersi, ma contro i patti Giugurta lo fece uccidere (112) con tutti gli altri prigianieri.
Fonti: Sallustio, Bel. Iugurt., passim; Livio, per. 62, 63; Diodoroi XXXIV, 4, 35.
Bibl.: Neumann, Geschichte Roms während des Verfalles ...
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SCELSI, Giacinto Francesco Maria
Sandro Marrocu
– Nacque l’8 gennaio 1905 a Pitelli, frazione del comune di Arcola presso La Spezia, primogenito di Guido, ufficiale di marina, e di donna Giovanna, discendente [...] lo sviluppo, dissolte tuttavia nell’oralità che regolava l’intero processo.
I suoi primi lavori nacquero così con l’aiuto di Sallustio. Tra essi sono da ricordare la lirica per violino e pianoforte Chemin du cœur (1929) e Rotativa nella versione per ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] Repossi, Torino, Einaudi-Gallimard.
Pavese, Cesare (1962), Poesie edite e inedite, a cura di I. Calvino, Torino, Einaudi.
Sallustio, Gaio Crispo (1992), De coniuratione Catilinae, a cura di G. Pontiggia, Milano, Mondadori.
San Tommaso d’Aquino (1984 ...
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Scrittore latino (n. 1º sec. a. C. - m. 1º sec. d. C.); protetto da Sesto Pompeo (console nel 14 d. C.), lo seguì nel proconsolato d'Asia (27 d. C. circa); la sua opera, dedicata a Tiberio, fu pubblicata [...] quelle di Pomponio Rufo, Igino, forse Cornelio Nepote), ma usò anche direttamente autori latini come Cicerone, Varrone, Tito Livio, Sallustio, Pompeo Trogo, e greci come Senofonte, Teopompo, Diodoro Siculo. Lo stile di V. M. è scolastico: la maniera ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....