Il più antico cronista cèco. Visse negli anni 1046-1125. Proveniente da una famiglia nobile, ebbe la sua educazione nella celebre scuola di Vyšehrad a Praga e la completò con gli studî a Liegi. Essendo [...] latino, qualche volta persino in versi, e imita gli esempî classici e specialmente T. Livio. Cosma però conosce anche Sallustio, Orazio, Virgilio, Boezio, Terenzio, Giovenale, e altri, dai quali fa molte citazioni. Oltre che dagli autori latini egli ...
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Era di Padova, e visse, secondo la congettura più probabile, dal 9 a. C. al 76 d. C. Aveva commentato, in ordine cronologico, almeno sedici orazioni di Cicerone, forse anche tutte: ma si è conservato in [...] L'autore consultò con molta diligenza le opere di Cicerone, le storie di Sempronio Tuditano, di Valerio Anziate, di Varrone, di Sallustio, di Livio, di Fenestella, d'altri ancora, le orazioni degli amici e degli avversarî di Cicerone, gli Acta diurna ...
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Drammaturgo norvegese (Skien 1828 - Cristiania 1906). Tra i maggiori autori teatrali, ha elaborato nei suoi poderosi drammi l'idea dell'impossibilità dell'uomo di realizzare la sua aspirazione al sublime. [...] Grimstad. E qui, mentre si preparava, studiando di notte, all'esame di maturità, scrisse, mosso dalla lettura di Sallustio e dagli entusiasmi quarantotteschi, il dramma Catilina, nel quale è già prefigurato il suo tema fondamentale del contrasto fra ...
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Cronista, nato a Vicenza intorno al 1297, ricordato come gastaldione dei notai in documenti vicentini del 1320 e 1331, morì in Vicenza nel marzo 1337. L'opera sua principale è la Historia in cinque libri, [...] ; ed. Cipolla, I, 269); né è immune da pregiudizî, da errori, da vacuità retorica, da affettazione di stile; ma, ispirandosi a Sallustio e a Livio, sa esporre i fatti organicamente e dipingere al vivo i caratteri e le passioni, come niun altro forse ...
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Storico dalmata, conosciuto anche sotto il nome di Cervario Tuberone, nacque a Ragusa nel 1455, dove fece i primi studî; e quindi fu mandato a Parigi a perfezionarsi in lettere e scienze. Tornato in patria [...] , e stampata a Firenze nel 1590, s'intitola: De Turcarum origine, moribus et rebus gestis. Egli fu detto il Sallustio di Ragusa.
Bibl.: F. M. Appendini, Notizie istorico-critiche sulle antichità, storia e letteratura de' Ragusei, II, Ragusa 1802 ...
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nazione
Nella storia del concetto possono essere individuate due fasi. Dall’antichità sino alla tarda modernità il termine ha un significato incerto e mutevole, connesso per lo più alla sfera etnica, [...] si avvicina al significato del termine moderno nativi: in questa accezione Cicerone parla di «natio servituti nata», Sallustio di «nationes ferae» e Girolamo di «innumerabiles et ferocissimae nationes» (mentre in Varrone natio indicava addirittura ...
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Frigi
Clara Kraus
Il nome dei F. come sinonimo di Troiani ricorre in Ep V 24, dove D. pone l'accento sul fatto che la predestinazione divina risulta più che mai evidente nel caso specifico dell'Impero [...] all'opera fingeva che il vero autore ne fosse Cornelio Nepote, che avrebbe tradotto in latino e dedicato a Sallustio Crispo un omonimo racconto greco addirittura preomerico. Nella Historia di Darete, al cap. II, è narrato appunto come Laomedonte ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche: Ampurias
José M. Blázquez
José M. Nolla
Ampurias
di José M. Blázquez
Colonia focese (gr. Ἐμπόριον; lat. Emporiae) situata a 2 km dalla [...] focesi quest’isola, detta Palaiapolis in Strabone e successivamente unitasi al continente, fosse un insediamento etrusco e fenicio. Anche Sallustio (Hist., III, 6) descrive A. come un’isola, unita al continente da un istmo di sabbia, con un tempio ...
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Generale e uomo politico romano (Arpino 157 a. C. - Roma 86 a. C.); di famiglia contadina, riuscì con l'appoggio dei Cecilî Metelli a farsi strada; tribuno militare, questore, tribuno della plebe (119), [...] la struttura dell'esercito romano, sia con innovazioni tecniche, sia, soprattutto, con una riforma (da datare, seguendo Sallustio, al 107, al tempo della guerra numidica, anche se un'altra tradizione, meno autorevole, la colloca negli anni ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] di W. Morel (apparso postumo, 1982). Nell'ambito della storiografia, B. ha rivolto le proprie cure a Sallustio, con una monografia (Sallust, 1960), e a Tacito, con vari studi, raccolti nel 4° volume delle citate Studien (Tacitus und Ausklang ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....