STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] storia della storiografia romana dovrà sempre consistere essenzialmente in quell'analisi di Sallustio, Cesare, Livio e Tacito che solo da poco si va riprendendo. Come Sallustio nel suo voluto arcaicizzamento si riporti a Tucidide (e a Catone), quali ...
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L'ingestione di liquidi ha la sua prima ragione fisiologica nell'alta percentuale d'acqua (v.) che contengono; essa, benché priva per sé di valore plastico ed energetico, è indispensabile nell'alimentazione [...] cui composizione si credeva indicata dalla divinità stessa. Agl'iniziati nei misteri di Attis, secondo la testimonianza del filosofo Sallustio (De diis et mundo, 4), veniva offerto del latte, come a un neonato. Anche il sangue era considerato quale ...
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VELLEIO Patercolo (Velleius Patercŭlus)
Ezio BOLAFFI
Storico latino. Di lui non conosciamo con sicurezza il prenome. Visse a un dipresso fra il 19 a. C. e il 31 d. C. Le notizie che possediamo sulla [...] gli scrittori dell'età aurea: tolse vocaboli da poeti, soprattutto da Virgilio, Orazio e Ovidio; da storici, come Sallustio e Livio. Tuttavia usò in modo particolare certi pronomi e congiunzioni; ad alcune parole attribuì un significato diverso ...
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L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] : per 9 grossi un Salterio, il libro sul quale si iniziava solitamente la lettura, e per 4 grossi un Sallustio. Poi naturalmente doveva esserci un Donato, altro testo che nessuno scolaro poteva evitare; la straordinaria fortuna dell'Ars grammatica ...
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Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (Λέπτις, Λ. μεγάλη; Lepcis, Leptis magna)
P. Romanelli
Città della Tripolitania, principale porto della regione fra le due Sirti, detta in antico [...] . Di qui il centro abitato, per la sollecita fusione tra elementi immigrati e indigeni libici, di cui parla Sallustio, si estese ben presto entro terra, sempre verosimilmente sulla sinistra del torrente. Nessuna traccia sicura noi abbiamo tuttavia ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] di affinare la sua prosa latina e lo spinse verso le forme del classicismo più rigoroso, ispirato dai modelli di Cesare, Sallustio e Livio (ibid., IX, p. 256). La maestria raggiunta nel padroneggiare la lingua classica fece sì che l'ottavo libro ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] già una deficienza di libri e chiedeva al padre di inviargli un Plinio, il De animalibus di Aristotele e un Sallustio. Arcivescovo di Milano, avrà una ricchissima biblioteca e persino un museo privato importante. Ma se nella giovinezza scrisse Rime ...
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MEDICI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
de’. – Nacque a Firenze il 12 nov. 1660 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere, diciotto anni dopo il fratello maggiore Cosimo, destinato a succedere [...] magistrature senesi e di difficoltà tecniche, si aprì una strada sulla via di riforme che saranno meglio prospettate dall’abate Sallustio Bandini nel 1737 con il suo Discorso sopra la Maremma senese (zio di Bandini era Francesco Piccolomini, amico e ...
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MARANA (Marrana), Gian Paolo
Carlo Alberto Girotto
Primo dei quattro figli di Giovanni Agostino, orafo, e di una Maddalena di cui non si conosce il cognome, nacque, probabilmente a Genova, nel 1642.
Scarse [...] letterario è il ritratto di Della Torre, secondo una linea della storiografia drammatica che aveva i suoi riferimenti in Sallustio e in Mascardi. Indice dell'acquisito passaggio alla fazione filofrancese è l'elogio finale di Luigi XIV e del ...
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TORRESANO (Torresani), Andrea
Franco Pignatti
Nacque ad Asola (nei pressi di Mantova) da Federico il 4 marzo 1451; ebbe fratello Giovanni Battista.
Intorno al 1474 si trasferì a Venezia, dove apprese [...] EDIT16), in larga prevalenza classici: Alessandro d'Afrodisia, Aristotele, Cesare, Cicerone, Esichio, Giovenale, Plutarco, Sallustio, la Suida, Valerio Massimo, Lucrezio, Quintiliano, Virgilio; tra i moderni Niccolò Perotti, Giovanni Pontano, Tito ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....