ricco e povero
Gennaro Maria Barbuto
Nel binomio r. e p. si riconosce uno degli aspetti qualificanti del pensiero machiavelliano. Il Segretario dichiarava la sua incompetenza nelle questioni economiche, [...] , infatti, deve fronteggiare la cupidigia inesausta di «roba» a detrimento del bene pubblico.
L’istanza machiavelliana, attestata da Sallustio a Cicerone a Orazio, sulla ricchezza pubblica e la povertà privata (Discorsi I xxxvii 8; cfr. anche II xix ...
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TOSCANELLA, Giovanni
Paola de Capua
TOSCANELLA, Giovanni. – Nacque a Tuscania (Viterbo), nota allora come Toscanella, nei primi anni del XV secolo (Sabbadini, 1903, p. 87). Scarse le notizie sulla famiglia, [...] culturali animati dal rinnovato interesse per i classici. Frequenti gli giungevano le richieste di codici: ad Aurispa procurò un Sallustio, l’Etica aristotelica e un Esopo in latino (Franceschini, 1976, pp. 92, 94, 148), a Panormita nel 1444 i ...
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VOLPONI, Giovanni Battista detto lo Scalabrino
Alessandro Nesi
– Nacque a Pistoia l’8 aprile 1489, figlio di Piero Volponi e di Cosa di Lazzaro di Jacopo; il soprannome Scalabrino, cioè furbo, gli derivò [...] da una vertenza legale che egli ebbe in seguito con un committente.
Nel 1556 fu infatti chiamato in causa da Sallustio Bracali, suo concittadino, per il pagamento di «quattro quadri di paesi coloriti a olio con loro ornamenti (cornici)» (Nesi - Meoni ...
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PINCIO, Giano Pirro
Benedetta Valtorta
PINCIO (Penci, Penzi), Giano Pirro. – Nacque a Canneto sull’Oglio (Mantova) da Domenico di Giovanni e da Giovanna Fiera, verosimilmente nel terzo quarto del XV [...] Livio, I, 28, dà le parole al prefetto Castellalto; addirittura parlano con periodi tratti dal De coniuratione Catilinae sallustiano i delegati dei contadini. Nell’insieme il testo di Pincio, sebbene si riveli spesso piegato alle esigenze dell’elogio ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] studiata da P. Rajna. Per i classici greci e latini si incontrano per lo più codici del sec. XV, ma c'è un Sallustio del sec. XII (IX, 180) e due codici delle Metamorfosi di Ovidio del medesimo secolo (IX, 133, 200). Infine, fra gli italiani di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XVIII secolo presenta una cesura nettissima, una “faglia” molto marcata attraversa infatti gli anni [...] da Winckelmann. Sullo sfondo dei lecci, degli allori e dei pini, che evocano gli orti suburbani di Lucullo e Sallustio, il passato appare intellegibile, razionale e proponibile nel presente.
La propensione per la notte e la scoperta dell’inconscio ...
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TARUGI, Francesco Maria
Andrea Vanni
– Nacque a Montepulciano il 27 agosto 1525 da Tarugio e da Giulia Pucci. Proveniva da una famiglia appartenente alla nobiltà locale che vantava importanti legami [...] 1597 al difficile compito di riportare la pace tra i Farnese e i Gonzaga, cui si dedicò con l’ausilio dei parenti Sallustio e Bernardino. Partecipò ai due conclavi del 1605 provando senza successo a far convergere i voti su Baronio, sul quale pesava ...
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MONTANARI, Giuseppe Ignazio
Valerio Corvisieri
– Nacque a Bagnacavallo (presso Ravenna) il 15 sett. 1801, da Lorenzo e Barbara Biancoli (cfr. lettera a D.M. Vaccolini, Pesaro, 12 genn. 1834: la data [...] le traduzioni dal latino, in particolare l’Arte poetica di Orazio (Parma 1849); Il Catilinario e il Giugurtino di Sallustio (Firenze 1850), lodata da P. Giordani; Delle cose operate presso Velletri nell'anno 1744 e della guerra italica. Commentarii ...
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FALLANI, Augusto
Harula Economopoulos
Nacque a Roma il 22 sett. 1842 da Michele e Mariangiola Machiavelli, entrambi fiorentini trasferitisi a Roma. Ebbe quattro sorelle e tre fratelli: Oreste, bersagliere [...] potrebbe essere definita la sua più originale opera, il villino per il pittore Cesare Maccari in piazza Sallustio, eseguito a partire dal 1902.
Rappresenta una sapiente combinazione di elementi architettonici diversi ripresi dalla tradizione edilizia ...
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SACHELLA, Bartolomeo
Laura Refe
– Nacque, presumibilmente a Milano, intorno al 1380 dal nobilis Lantelmolo o Lantelmo, figlio di Beltramolo o Beltramo dei conti di S. Pietro. Ebbe due fratelli, Lodovico, [...] e relativa praefatio; Senofonte, De tyranno, trad. Bruni; Cicerone, Catilinarie, I-IV; invettive apocrife tra Cicerone e Sallustio; Rhetorica ad Herennium; frottola sachelliana «Luce meridiana» (XXXIX) e altri componimenti (secondo le note in testa e ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....