Predicatore domenicano e compilatore (Pisa, o suburbio, 1262 circa - Pisa 1347). Compose in latino De documentis antiquorum, raccolta commentata di duemila sentenze tratte dagli antichi, di cui egli stesso [...] diede un volgarizzamento (Ammaestramenti degli antichi), lodato per lo stile preciso ed energico. Tradusse, talvolta compendiando, Sallustio. L'opera sua maggiore è la Summa casuum conscientiae, assai diffusa nelle scuole di teologia, detta anche, ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] il M. a uno stato di subalternità.
Alla morte di Sigismondo Pandolfo, sopraggiunta il 9 ott. 1468, Isotta e Sallustio si affrettarono a chiedere la protezione di Venezia, che inviò nella città romagnola il podestà Giovanni Emo scortato da un presidio ...
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Erudito e scrittore spagnolo (Monzón 1762 - ivi 1848), autore di poesie (Poesías varias, 1796, 1797, 1800) nelle quali si avvertono tardivi echi di gongorismo; di un poema storico sulla battaglia di Trafalgar [...] (1805); di commedie (La fonda de Paris, El calavera, ecc.). Tradusse da autori classici (Tacito e Sallustio) e moderni (Goethe, Rousseau, Gibbon) e compose un'autobiografia (Bosquejillo de la vida y escritos de don J. M. de F., delineado por él mismo ...
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CARANI, Lelio
Marco Palma
Di questo letterato nato a Reggio Emilia probabilmente nel primo quarto del sec. XVI si hanno pochissime notizie. Quasi tutto quello che sappiamo di lui deriva dalle dediche [...] di Bologna (f. 10). Le prime edizioni delle opere a stampa sono, in ordine cronologico: L'Historia di C. Crispo Sallustio nuovamente per L. C. tradotta, Fiorenza 15.50; Gli amori d'Ismenio composti per Eustathio philosopho et di greco tradotti per ...
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Poeta, umanista ed ecclesiastico, probabilmente d'origine scozzese (n. 1475 circa - m. Croydon, Surrey, 1552). Tradusse in versi inglesi il Narrenschiff di S. Brant (The ship of Fools, 1508-09), aggiungendovi [...] versi proprî, compose 5 Eclogues, derivate da E. S. Piccolomini e da G. B. Spagnoli, e tradusse il Bellum Iugurtinum di Sallustio. ...
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Signora di Rimini (Rimini 1423/33 - ivi 1474); divenne amante, forse verso il 1446, di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che nel 1449 le fece costruire uno splendido sepolcro nella chiesa di S. Francesco. [...] Divenne la sua terza moglie intorno al 1456 e fu da lui designata a succedergli insieme col figlio di lui Sallustio. Ma, morto Sigismondo (1468), s'impadronì del governo un figliastro di I., Roberto, e forse da questo fu soppressa col veleno. ...
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GUGLIELMO da Perugia
Gianfranco Contini
Paolo Mari
Figlio di Cellolo, nacque a Perugia nel terzo decennio del XIV secolo, da una famiglia di rilievo nella vita pubblica cittadina (è forse da identificare [...] dubitando sulla sua sicurezza a Perugia, ottenne per i suoi meriti la cittadinanza di Firenze per sé e per suo figlio Sallustio; l'anno successivo, il 29 ottobre, fu anche immatricolato nell'arte dei giudici e dei notai di quella città, pur rimanendo ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] 'aprile (A. Virgili, Francesco Berni, Firenze 1881, p. 156, ma vedi contro questa opinione C. Dionisotti, Machiavellerie, p. 336).
Il Sallustio, a parte una riedizione (dicembre 1528) dell'Ovidio del 1519, è l'ultimo libro curato dal F. per i Giunti ...
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Storico romano (n. 118 a. C. circa - m. Creta 67 a. C.). Nel 78 fu praetor urbanus, poi propretore in Sicilia; prese parte alla guerra contro i pirati come legato di Pompeo, ma cadde malato e morì a Creta. [...] opera (Historiae), che in 23 libri narrava la guerra sociale e la guerra civile di Silla, abbiamo molti ma brevi frammenti. Sallustio, lodando l'arte di S., ne biasimava la parzialità, ciò che sembra confermato da Cicerone, che pur considerava S. un ...
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Floro, Lucio Anneo
Epitomatore latino (2° sec. d.C.). Autore di una esposizione in due libri delle guerre esterne e delle discordie interne di Roma da Romolo ad Augusto (Bellorum omnium annorum septingentorum [...] di chiaro intento celebrativo e in stile retorico. Fonte principale è Livio, ma sono utilizzati anche altri autori, come Sallustio e Cesare, talvolta per contraddire lo stesso Livio. Sono forse da identificare con l’epitomatore un poeta Annio Floro ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....