GAI, Francesco
Gabriella Centi
Nacque a Roma il 4 maggio 1835 da Paolo, romano, e Adelaide Rossini, originaria di Subiaco. Ebbe due sorelle, Giustina e Teresa, la quale ultima andò a vivere con il G. [...] piccole tele ovali raffiguranti Mary Elizabeth Bradhurst Field, sua figlia M. Elizabeth FieldBrancaccio e il genero, il principe SalvatoreBrancaccio (gli ultimi due in Mostra del centenario della Società…, 1929); la data "ottobre 1879" posta a tergo ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] di S. Lorenzo, commissionatogli dal vescovo Stefano Brancaccio (Signorelli, 1964).
Il F. nascose l' di Tordinona... Roma 1987, ad Indicem; B. Contardi, in Le immagini del Ss. Salvatore (catal.), Roma 1988, pp. 17-39; G. Curcio, ibid., pp. 89-102 ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] (Bibl. Apost. Vat., Vat. lat. 5407, f. 63), il Salvatore, i Simboli degli Evangelisti, la Madonna, il Battista e i ss. 1969) relativa agli affreschi (recentemente restaurati) della cappella Brancaccio in S. Domenico.
Sempre influssi, talora più ...
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TADDEO di Bartolo
Marco Casamurata
TADDEO di Bartolo. – Nacque a Siena, primogenito del barbiere Bartolo di maestro Mino, e non già del pittore Bartolo di Fredi come volle Giorgio Vasari, e di Francesca [...] col Bambino di Badia a Isola (abbazia dei Ss. Salvatore e Cirino). Al decennio successivo può essere ascritta la 2011, pp. 264-285; G.E. Solberg, T. di B. e Rinaldo Brancaccio a Roma: S. Maria in Trastevere e S. Maria Maggiore, in Prospettiva, 2015, ...
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TUTINI, Camillo
Silvana D'Alessio
Nacque a Napoli nel 1594, da Angela Salerno, mentre non è noto il nome di suo padre. La famiglia paterna era originaria di Sant’Angelo a Fasanella, nel Cilento.
Il [...] Tutini o a lui appartenuti, rimasti in possesso del cardinale Francesco Maria Brancaccio, uno dei suoi protettori (tra questi, Branc. II C 3, e questi si sarebbe vendicato scrivendo, con Basso e Salvatore Di Gennaro, «al re di Francia» (ovvero, all ...
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FLORIANI, Pompeo
Giuseppe Adami
Figlio di Camillo e di Gerolama, di cui non si conosce il casato, nacque a Macerata nel 1545. Gli unici dati che possediamo circa la sua formazione militare sono basati [...]
Concorsero all'elaborazione dei progetto Gabrio Serbelloni, Giulio Cesare Brancaccio e lo stesso F., il quale concepì una pianta della Marca curò la rettifica della strada di S. Salvatore a Macerata (l'attuale via Garibaldi) e la costruzione ...
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DE BIANCHI DOTTULA, Giordano, marchese di Montrone
Rosalba Galvagno
Nacque a Montrone (Bari), feudo del suo casato, il 31 genn. 1775 da Luigi e da Francesca Dottula.
Entrambi i genitori vantavano antiche [...] attirò a Napoli e lo vide protagonista sulle rampe del Brancaccio per tutto un giorno (18 dic. 1798) a pp. 61-70; Alcune lettere di G. De Bianchi marchese di Montrone al cavaliere Salvatore Betti, Roma 1846, pp. 7-16.
Fonti e Bibl.: P. S. Mancini, ...
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D'AURIA, Giovan Domenico
Francesco Abbate
"Fra quelli che uscirono dalla scuola del nostro famosissimo Giovan da Nola, certamente annoverar si deve Domenico D'Auria per lo migliore". Così si esprime [...] , se a completare quella serie di sepolcri troviamo certamente Salvatore Caccavello e con molta probabilità anche il figlio dei D viene infatti effettuato un pagamento per la tomba di Fabrizio Brancaccio, lasciata incompiuta dal D. e finita, poi da ...
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PUGLISI, Giuseppe
Francesco Michele Stabile
PUGLISI, Giuseppe (Pino). – Nacque a Brancaccio, quartiere della periferia est di Palermo, il 15 settembre 1937, terzo di quattro figli in una famiglia di [...] Il suo primo ministero fu presso la parrocchia del Ss. Salvatore a Settecannoli e nella vicina chiesa di S. Giovanni dei la nomina a parroco di S. Gaetano nel quartiere di Brancaccio, dominato dalla mafia. L’indagine sul quartiere da lui voluta ...
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CARIMINI, Luca
Giorgio Ciucci
Nacque a Roma il 4 maggio 1830 da Pasquale e Lucia Bellucci, in una famiglia di artigiani.
Dopo la morte del padre, il C. nel 1844 entrò nella bottega di un marmista; nel [...] la decorazione generale dell'interno e la confessione della chiesa di S. Salvatore in Onda a Roma (1867-78), il C. consolidò la compiutezza di altre opere. Sia questo progetto che il palazzo Brancaccio a Roma, iniziato dono la morte del C., nel 1892 ...
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