ALBORNOZ, Egidio de
Eugenio Duprè Theseider
Nacque nell'ultimo decennio del sec. XIII in Cuenca (Nuova Castiglia), da Garda Alvarez de A. e Teresa de Luna: piccola nobiltà la sua; nè si hanno prove [...] e il denaro di Bernabò.
Alla fine dell'agosto 1365,l'A., cui tanto più che era di nuovo in buoni rapporti con il papa, il quale Marche e per l'Umbria, IV (1888), pp. 466-493; G. Salvi, Il card. Egidio A. e gli archivi di S. Ginesio, Camerino ...
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FRANCESCO MARIA I Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Figlio del prefetto di Roma Giovanni, duca di Sora e di Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro duca di Urbino, nasce a Senigallia - di [...] - di F., ribadito, a ogni buon conto, come successore nel testamento - cui . - che ha già provveduto a mettere in salvo la moglie col primogenito Guidubaldo - non resta, sacco - vissuto come trauma lacerante, come fine d'un'epoca - coglie di sorpresa ...
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GUGLIELMO II d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Terzo figlio maschio di Guglielmo I, re di Sicilia, e di Margherita di Navarra; la data di nascita può essere verosimilmente fissata al mese [...] a lungo oscillato e alla fine decise di attaccare il quelle del sovrano, fatto salvo ovviamente l'intento propagandistico che ind.; I. La Lumia, Storia della Sicilia sotto G. il Buono, Firenze 1867; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en ...
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FASSOLA (Primi Visconti), Giovanni Battista (Feliciano)
Angelo Torre
Nacque a Varallo Sesia (in provincia di Vercelli, allora nello Stato di Milano) il 22 sett. 1648, da Giacomo e Maria Marca, mercanti. [...] e felice la Valle". A questo fine egli interpretava con particolare vigore la carica del duca di Mantova, di cui egli divenne buon amico; della malattia del re tra maggio e solerte sospetto dei funzionari di polizia salvò in tal modo la cronaca della ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] agli operai. Per assicurare la buona qualità delle lane, il C. corpo di spedizione. Ma tale intervento non salvò Treviso dalle mani del C.: ritenendo di il C. e Antonio Della Scala. Alla fine di un'incerta battaglia combattuta il 25 giugno ...
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DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] per ratto contro il genero e - fatta salva la legittima, nel testamento del 17 febbr ritardo, nel rientro, dovuto al maltempo - dalla fine del 1593 o inizio del 1594 (è del et è cosa certa ch'egli è buon austriaco".
Continua, intanto, logorante la ...
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FRANCESCO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 sett. 1610 da Alfonso III d'Este, futuro duca di Modena e Reggio, e da Isabella, figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Alfonso, [...] suo ambasciatore, salvo mantenerlo lì - , di cui egli è considerato a buon diritto il fondatore, assunse respiro internazionale. ital. del Mazarino, Bologna 1922; F. Manzotti, La fine del principato di Correggio nelle relaz. italo-imperiali del ...
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EBOLI (Evoli), Francesco
Felicita De Negri
Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo dei marchesi di Barisciano, nacque nel 1688. Nella crisi che segnò il passaggio del [...] direttamente dal trono; e, per mettere fine alle pretese avanzate dall'E. sulla Sicilia dell'E., riusci a mettersi in salvo. Il Gages che era uscito in debitore imponeva grande circospezione.
In realtà i buoni rapporti fra il Tanucci e l'E ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] erigga di pianta sopra larghissima base da Franklin e compagni verso la fine del 18ºsecolo parmi che prometta molto". Salvo poi a ricordare al Mazzei, sei anni dopo, che un buon governo dipende, più che dalla forma della costituzione, dal carattere e ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] esterni", al punto che il C., alla fine del 1652, potrà dire con orgoglio d 1650, Varsavia, qui si trattiene - salvo rapidi spostamenti a Lublino, Krzemieniec (Kremenec) ché - per quanto la corte abbondi di buoni propositi e vi si ventili "trattato di ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...