Indianista e pensatore belga (Liegi 1904 - Parigi 2001), professore nell'univ. di Lilla (dal 1947), poi di filosofia comparata alla Sorbona (1959-74), direttore di studî delle religioni dell'India nell'École [...] 1956), Gandhi ou la force de l'âme (1964), Indianité. Études historiques et comparatives sur la pensée indienne (1979), L'expérience du Soi (in collab. con L. Gardet, 1981). Tradusse dal sanscrito (in collab. con A. M. Esnoul) la Bhagavadgītā (1976). ...
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BARBERIS, Alberto
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Nacque a Casale Monferrato il 14 genn. 1847, da Pietro e da Giovanna Chiesa. Entrò nel 1863 nella Congregazione della missione, o preti di S. Vincenzo de' Paoli, a Roma. Nel 1865 [...] alla morte. Coltivava frattanto anche gli studi letterari e linguistici: conosceva molte lingue, fra le quali l'ebraico e il sanscrito.
Il B. appartenne a quel gruppo di insegnanti del collegio Alberoni che costitwrono uno dei centri di rinascita del ...
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Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno.
filosofia
Come concetto filosofico, il f. è stato originariamente oggetto di discussione soprattutto sul piano logico. Si trova nel De [...] soprattutto sull’aspetto, una forma di f. sembra tuttavia assicurata nella concordanza dei f. del lituano e del sanscrito, almeno inizialmente come forma di volontà. La forma del f. spesso continua espressioni perifrastiche. Il f. può appartenere ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] o seguenti), dell’articolazione e dell’emissione di una vocale, distintiva solo in alcune lingue (come, tra quelle indoeuropee antiche, il sanscrito, il greco antico, il latino, e tra quelle moderne il baltico, il serbo e il croato), in altre, come l ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] ne contano più di quelle indoeuropee: otto i c. che attribuiamo all’indoeuropeo e che ha il sanscrito (nominativo, accusativo, strumentale, dativo, ablativo, genitivo, locativo, vocativo); cinque il greco (nominativo, genitivo, dativo, accusativo ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] . In secondo luogo, a quest'eredità vengono ad aggiungersene altre, provenienti da diversi orizzonti (persiano, sanscrito e siriaco soprattutto). Dimenticare tutto questo vuol dire trascurare il ruolo importante delle pratiche, delle conoscenze e ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] sono i poemi di tipo sandeśa («messaggi») fioriti tra il 14° e il 15° sec. e ispirati alle composizioni preziose sanscrite che hanno per tema un «messaggero» (dūta: donde la loro denominazione di dūtakāvya). Tra le opere di carattere storico si ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] e la terminologia buddhisti in termini conosciuti, ma sono intrapresi lavori di esegesi e di traduzione direttamente dal sanscrito, affidandosi a buddhisti giunti dall'India o dalla Serindia. Kumārajīva (344-413ca.), arrivato in Cina nel 401, è ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] o perché è un loro privilegio o perché è troppo difficile (per esempio l'uso di lingue speciali - come sanscrito, pali, latino, slavonico, arabo classico, ecc. - è frequente nel culto). Tuttavia, anche quando è escluso dagli aspetti più complessi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] una linea di lettura gnoseologica della produzione linguistica a un’indagine storico-comparativa, che spazia dalle lingue antiche (sanscrito, greco, latino) alle moderne (francese).
La combinazione di elementi ‘endogeni’ ed ‘esogeni’ nella formazione ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...