Istituto sorto storicamente dal privilegio, basato su una bolla di Urbano II del 1098, per cui i re di Sicilia si ritennero legati nati del pontefice e pretesero con ciò che tutta la materia ecclesiastica [...] ’isola fosse di loro competenza esclusiva. I re aragonesi e gli Spagnoli giunsero a sostenere che nessun atto della SantaSede potesse avere vigore senza essere munito delle lettere esecutorie del viceré; nel 1579 Filippo II, con l’istituzione del ...
Leggi Tutto
Uomo politico spagnolo (Roma 1587 - Toro, Zamora, 1645). Figlio dell'ambasciatore spagnolo presso la SantaSede, fu nominato (1615) dal re Filippo III gentiluomo di camera del principe ereditario e seppe [...] talmente cattivarsene l'animo che il principe, diventato re (1621) col nome di Filippo IV, gli affidò la direzione dello stato. La sua opera di riforma interna fu apprezzabile, specie per la riduzione ...
Leggi Tutto
Ultimo degli Stuart (Roma 1725 - Frascati 1807); figlio minore di James Stuart (il "vecchio Pretendente"), creato duca di York dal padre, e noto con questo titolo presso i giacobiti. Nel 1745 ebbe il comando [...] fu stroncata prima del suo intervento. Creato cardinale (1747), fu (1761) vescovo di Frascati, poi vicecancelliere della SantaSede; alla morte del fratello Charles (1788), che egli aveva cercato invano di far riconoscere da Clemente XIII legittimo ...
Leggi Tutto
translatio imperii Espressione della storiografia e della pubblicistica medievale che indicava la traslazione dell’impero dall’Oriente all’Occidente. Già per scrittori del 9° sec., la t. sarebbe avvenuta [...] il vero autore sarebbe stato Leone III, che con tale atto avrebbe dimostrato il potere di disposizione che la SantaSede necessariamente possedeva sull’Impero. D’altra parte la pubblicistica imperiale, al tempo degli Svevi, ne deduceva la pienezza ...
Leggi Tutto
Diplomatico e scrittore (Vienna 1811 - ivi 1892); entrato (1833) nella cancelleria, fu collaboratore di Metternich. Si trovò a Milano durante le Cinque giornate e fu fatto prigioniero dagli insorti che [...] ; poi ambasciatore a Parigi (1849-59), ministro di Polizia nel gabinetto Rechberg (1859), e ambasciatore d'Austria presso la SantaSede (1865-68): come tale negoziò l'abolizione del concordato del 1855. Nel 1879 divenne membro a vita della Camera dei ...
Leggi Tutto
Figlio (m. Rimini 1312) di Malatesta I da Verucchio. Il suo matrimonio (1247 circa) con Concordia, discendente dalle famiglie Pandolfini e Parcitadi, ghibelline e avverse da anni alla sua, segnò una tregua [...] batté a San Procolo. Nel 1278, avendo rinunciato Rodolfo d'Asburgo ai diritti imperiali sulla Romagna, M. si recò con altri capi guelfi a Roma per l'omaggio alla SantaSede. Morì pressoché centenario. È il "Mastin vecchio" di Dante (Inf. XXVII, 46). ...
Leggi Tutto
Uomo politico spagnolo (Llanes, Asturie, 1815 - ivi 1885); prof. di economia politica a Oviedo, deputato progressista (1840), fu tra i sostenitori della reggenza di B. Espartero che però, più tardi, abbandonò [...] , fu vicepresidente del Congresso (1853), dal 1863 al 1866 più volte ministro e (1869) ambasciatore presso la SantaSede. Salito al potere A. Cánovas, con lui assolse una parte importante nell'elaborazione della Costituzione monarchico-liberale del ...
Leggi Tutto
Denominazione dei laici cattolici che, dopo la proclamazione del Regno d’Italia e l’occupazione di Roma, affiancarono attivamente la SantaSede nella protesta contro lo Stato italiano. Questo atteggiamento [...] nell’Unità cattolica (1863) e fu più chiaramente determinato nella politica del non expedit, con la quale la SantaSede intese estraniare i cattolici dalla vita del nuovo Stato. Tale politica può dirsi totalmente esaurita solo con l’autorizzazione ...
Leggi Tutto
Nel Medioevo, titolo di vari registri di censi, e per antonomasia del registro dei censi dovuti alla Chiesa di Roma da chiese e monasteri dipendenti dalla Curia romana, composto secondo un piano organico [...] e con l’aggiunta di cartulari monastici e registri pontifici inerenti alla materia; fu aggiornato fino al tempo di Bonifacio VIII (1294-1303). Fondamentale per la conoscenza dell’organizzazione economica e finanziaria della SantaSede di quel tempo. ...
Leggi Tutto
Diplomatico romeno (Bucarest 1881 - Firenze 1958). Entrato nel servizio diplomatico durante la prima guerra mondiale, rappresentò il suo paese a Parigi, Belgrado, Budapest, Berlino; dal 1939 al 1940 fu [...] ambasciatore presso la SantaSede. Stabilitosi a Firenze, si adoperò efficacemente perché la città fosse risparmiata, come "città aperta", dalle offese di guerra; per questo gli fu conferita la cittadinanza onoraria. Fra le sue opere: Firenze città ...
Leggi Tutto
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...