Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] Marco. Iconografia dell'Antico e del Nuovo Testamento, Milano 1987, pp. 11-16 e Silvio Tramontin, San Marco, in AA.VV., Culto deisanti a Venezia, Venezia 1965, pp. 65-70. Petri Damiani Sermones, in P.L., 144, coll. 584-585.
54. Cf. R. Lebe, Quando ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] modo al carattere assolutamente personale che per il fedele ha e deve avere il suo rapporto con il sacro-santo. Si concepisce la collettività dei defunti, delle anime del purgatorio (per le quali vi è, infatti, un vero e proprio culto), ma perché ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] . Il santuario, che secondo alcune fonti era un luogo di culto già in epoca bizantina e nei cui pressi sorgeva la chiesa deiSanti Cosma e Damiano, si compone di un mausoleo o türbe, una moschea, un hamam e una scuola coranica. Il sito, che diventa ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] Giudei sono morti di fame e sono divenuti assassini deisanti. Terza natura della formica. Spesso la formica va nel ora non lo sono né il mare né gli animali da esso generati dei quali peraltro parla il Sacro Testo; essi non significano sé stessi, ma ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] Maria di Taüll, 1123). Non è infrequente, infine, che questa zona sia occupata da piccoli cicli con scene della vita deisanti titolari della chiesa (S. Vincenzo a Galliano, 1007; cappella di Berzé-la-Ville, prima metà del sec. 12°). Lo zoccolo più ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] strettamente connesso a entrambi i simboli – come pure alla predica pasquale o al discorso rivolto ‘all’assemblea deisanti’. Altri provvedimenti testimoniati con maggiore certezza dalle fonti storiche, qual è ad esempio l’introduzione della domenica ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] avvenuto nell’opinione pubblica parigina, che non considera più i due imperatori come due modelli di principe, o addirittura deisanti, ma come tiranni superstiziosi103.
Costantino e i temi legati alla figura costantiniana (la croce, la visione e la ...
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L’architettura e l’iconografia costantiniana in Serbia e Bulgaria
Miša Rakocija
L’antichità cristiana fu segnata dalle riforme attuate dagli imperatori Diocleziano (248-305) e Costantino il Grande (306-337). [...] e logicamente coeso nel mantenere viva la fede ortodossa e la speranza in giorni migliori.
L’analisi iconografica dei ritratti deisanti Costantino ed Elena ci offre dunque uno spaccato dell’arte postbizantina in Serbia e in Bulgaria. Nonostante il ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] successive ubicazioni del sepolcro e i luoghi romani legati alla memoria e al culto di G. I, v. Enc. dei papi, I, pp. 570 s.
La santità del pontefice veniva sancita già poco dopo la sua morte da numerosi testi non romani. Da ricordare in primo luogo ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] alla sfera del divino, ma invase quella del sacro e dell'umano, con proposte dissacranti o ironiche, dalla presentazione deisanti scarnificati, consunti, mummificati della pala di Ognissanti e della Madonna di Los Angeles all'aitante e giovane s ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...