PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] in un doppio senso. Perna non fu solo l’efficiente rifornitore di stampe nordeuropee per i librai delle di riforma morale e religiosa perseguito da Perna e dai suoi amici-collaboratori per tutta la vita, un progetto volto a coniugare il sapere ...
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CHAUVET, Costanzo
Alessandra Cimmino
Nato il 14 giugno 1844 a Santo Stefano Belbo (Cuneo) da Pietro Giuseppe, geometra, e Giacinta Marone, abbandonò presto scuola e famiglia fuggendo di casa tra il [...] principio di quell'anno attraverso un'informatrice del giornale, egli era venuto a sapere dell'esistenza di una ragazza di circa Fu infine condannato a 5.000 lire di multa e quattro anni di reclusione, di cui non scontò che tredici mesi, dopodiché fu ...
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stampa
Nicola Nosengo
Il primo mezzo di comunicazione di massa
La tecnologia della stampa, che permette di riprodurre da una sola matrice molte copie uguali di un testo scritto, è nata in Cina qualche [...] stato la scrittura a mano. Il sapere, quindi, era una risorsa a cui solo un numero limitato di persone poteva accedere sia perché nelle solo le parti della lastra non coperte dall’inchiostro, creando uno strato di sale che trattiene facilmente l’ ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] dinon univoca soluzione è l’attribuzione del ➔ genere a termini stranieri non tradotti, risolto di La Terza Fase. Forme disapere che stiamo perdendo, Roma - Bari, Laterza.
Teroni, Mariuccia (2007), Manuale di redazione, Milano, Apogeo.
Trovato ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] assurdo degli autogol" (11 settembre 1995, p. 10); "Per un pelo non finisce a ombrellate sulla capoccia" (17 luglio 1995, p. 26); " 1978.
Id., L'immaginario del gioco del calcio, in Saperedi sport, Milano, Guanda, 1983.
Id., Radio e televisione: ...
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Pubblicità
S. Watson Dunn
sommario: 1. Introduzione. 2. La pubblicità come comunicazione: a) obiettivi della pubblicità; b) il processo di comunicazione pubblicitaria; c) ostacoli a un'efficace comunicazione [...] si preoccupa disapere che cosa potrebbe pensare della nuova idea questo o quel gruppo di persone. Di conseguenza, prove risultanti dalle analisi di Borden, di Lever e di Simon indicano che la pubblicità non è in grado di provocare né una depressione ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] di griglia distributiva di un sapere, che si diffonde nei suoi percorsi di senso e si colloca negli scambi di 'conversazione' da esso predisposti.
È comunque interessante osservare come la semiotica, nell'ambito del cinema, abbia sostituito non ...
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Editoria e giornalismo
Albertina Vittoria
In uno scritto sull’«industria libraia», apparso nel 1858, lo scrittore milanese Carlo Tenca svolgeva innovative considerazioni sulla figura dell’editore come [...] nella diffusione del libro e nella sua evoluzione in genere di consumo: non solo per una maggior tiratura, ma anche perché, assieme Pubblica istruzione, che tra l’altro le permisero disapere per tempo le novità introdotte nei programmi, suscitando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] […]. E colui, che con tutte le forze sue si doveva ingegnare di mantenergli la gloria e di accrescerli nome e fama, per aver pure appreso da lui tutto quello che e’ sapeva, non come grato e fedele discepolo, ma come empio e maligno nimico, annullato ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] fisico-acustico e uno psichico, corrispondente all'articolazione del sapere linguistico in un 'sistema' astratto, condiviso dai parlanti, critici; al contrario, nel gruppo di controllo in cui non erano presenti partecipanti 'confederati' i giudizi ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...