Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] Di due suoi poemi, Fondazione di Colofone e Fondazione della colonia di Elea, non si ha che la notizia. n Un atteggiamento di anche sul piano del sapere. La polemica antiomerica si svolge precipuamente nei Σίλλοι; e al pari di Omero è falso maestro ...
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Medico e filosofo naturale (Positano 1639 - Napoli 1723). Impegnato su due fronti, quello di riformulare il sapere medico e quello di ridefinire lo statuto stesso del medico (De difficultate medicinae, [...] sua patologia. Particolare attenzione egli pose alla cura di numerose malattie (De militis in castris sanitate tuenda, dei moderni (composte tra il 1693 e il 1694 ma non pubblicate) costituiscono la sua risposta alle Lettere apologetiche scritte dal ...
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Caporossi, Patrizia. – Filosofa e storica delle donne italiana (n. Cupra Marittima 1951). Laureata in Filosofia all'Università La Sapienza di Roma (1975), addottorata in Filosofia e teoria delle scienze [...] alle iniziative del movimento Se non ora quando. Le sue specialità di studio e ricerca sono la ); Il dono della libertà femminile (2006); Essere creare sapere (2008); Il corpo di Diotima. La passione filosofica e la libertà femminile (2009 ...
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Umanista, filosofo e pedagogista (Valencia 1492 - Bruges 1540), prof. alle univ. di Lovanio e di Oxford (1523); caduto in disgrazia presso la corte inglese, passò a Bruges (1529). Tra i maggiori rappresentanti [...] teologia e alla rivelazione. Connesso all'orientamento antiaristotelico fu l'interesse di V. per i problemi educativi, volto a promuovere un saperenon meramente disputatorio e una formazione dei giovani rispettosa delle peculiarità individuali. Tra ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] dà, nel detto volume, una specie di enciclopedia filosofica, è un uomo astratto; non è l'uomo vivo concreto. Questo ha viene ad essere scosso nella sua validità di principio della realtà e del suo sapere. Questo il primo valore dell'affermarsi del ...
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JASPERS, Karl
Luigi PAREYSON
Filosofo, nato a Oldenburg il 23 febbraio 1883, laureato in medicina, libero docente in psicologia nel 1913, professore di filosofia a Heidelberg dal 1921, radiato nel 1937, [...] . Secondo il J. il pensiero filosofico non è indagine oggettiva, ma possibilità dell'esistenza, che in esso si chiarifica e insieme si realizza. Si ha così un trascendimento, il quale, di là dal sapere oggettivo che orienta nel mondo, attinge l ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] con la ragione come "autenticazione cognitiva e come riconoscimento autentico della Parola di Dio". Si trattava disapere "se Dio parla e può parlare"; per questo non bastavano la fenomenologia, la psicologia e il solo confronto storico. Si esigeva ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] cui il B. sosteneva che la propedeutica filosofica di Cartesio (dubbio metodico riguardo a tutto il sapere antecedentemente appreso e fede provvisoria in alcune verità) è propria non soltanto della filosofia, ma di tutte le scienze. Il 14 giugno 1860 ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Franco Bacchelli
Figlio di Pietro (chiamato sempre dal Sanuto "el dotor", per distinguerlo da un omonimo, figlio di Nicolò, vicesopracomito) e di Chiara Querini Stampalia, nacque [...] accordare o meno agli ebrei di esercitare il prestito a usura: il F. non entrò nel merito dell'opportunità di studiare il problema giuridico delle decime (Arch. di Stato di Venezia, Senato. Terra, reg. 28, cc. 40v ss.).
Molto stimato per il suo sapere ...
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LA VIA, Vincenzo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Nicosia, in Sicilia, il 28 genn. 1895 da Mariano e Maria Pantano. Studiò filosofia all'Università di Roma con B. Varisco, G. Barzellotti e G. Gentile. [...] : libertas ipsa voluntas) è un essere per il contenuto di trascendenza da cui dipende tutto ciò che vi è nell'esperienza di immanente "valore". Ora, la filosofia […] non è che il sapere codesta relazione rapportante l'essere e il valere del "mondo ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...