Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] , da un corpo del malato che è informe e che non possiede la propria individualità né di coscienza, né spaziale, per giungere a un corpo che è divenuto individuo, oggetto del sapere, spazio della malattia (Herzlich-Pierret 1990, p. 101). La medicina ...
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Rossi Monti, Paolo
Antonio Rainone
Storico della filosofia e della scienza, nato a Urbino il 30 dicembre 1923. Ha insegnato nelle università di Milano, Cagliari, Bologna e Firenze. Dal 1992 è socio [...] condotto alla dissoluzione della concezione contemplativa del sapere, di origine greca, e all'affermarsi della storia delle idee. Il lavoro concreto di storico non gli ha impedito, inoltre, di riflettere sulla metodologia della storiografia e, ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] corpo una sola volta, non cercandolo più quando lo ha lasciato; o se, una volta lasciato, lo riprende di nuovo, vuoi per tenerlo per sempre, vuoi per riabbandonarlo un'altra volta. Per conoscere se stessa l'anima deve ancora sapere [...] se vi sono ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] come il maestro bizantino non nascondeva i propri interessi e simpatie platoniche. Si delineava, così, il disegno di una nuova "iniziazione" filosofica e sapienziale che dal sapere "fisico" ed "etico" aristotelico ascendeva di grado in grado sino ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] dinon mille ma una volta sola morire, quel vero philosopho disprezzatore di morte si pose a non voler di filosofia. Università di Firenze, I (1979), pp. 110-120; Expositio super primo De anima, in L. Olivieri, Certezza e gerarchia del sapere ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] ). Nell'università erano dunque riconosciute le discipline che realizzavano appieno l'ideale del sapere; le arti meccaniche non andavano al di là della corporazione di arti e mestieri.
Quanto al rapporto tra la Facoltà delle arti e le Facoltà ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] quel che vuole", poiché, egli dice, "sapere che cosa si vuole, e, ancor più, che cosa vuole la volontà che è in sé e per sé, la ragione, è il frutto di una conoscenza e di una penetrazione più profonda che, appunto, non è affare del popolo" (par. 301 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] ha dato a Sesto «un animo malvagio e non emendabile». Segue il grido di disperazione e di ribellione di Sesto contro la divinità, che lo vuole Valla mette in atto una riforma generale del sapere basata sulla vis significandi o vis verborum, sull ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] mutano il significato e anzi confermano la loro flessibilità, contro ogni forma di specializzazione del sapere. Tutto ciò conferma che in Capitini il primato è della prassi, non della teoria: la tramutazione sociale e religiosa è un atto pratico che ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] e notazioni importanti, anche perché attente al volto non ufficiale delle indoli e dei comportamenti.
Il suo sapere enciclopedico (e più ancora il compiacimento e l'ostentazione di esso), se destò ammirazione, produsse anche perplessità, talora ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...