Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] . E sapeva per certo che quel vecchio scemo aveva dato il bassotto da mangiare ai maiali (Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Milano, Garzanti, 2001, pp. 15-16)
(b) Le anafore per sostituzione possono realizzarsi anche in forma di aggettivi possessivi ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] alla religione, alle tradizioni e a un non meglio specificato vincolo di sangue. Questo richiamo alla lingua può essere di Donizetti (cfr. Fumagalli 1968: 344-345).
Molte sono anche le frasi celebri del Risorgimento che sono passate nel sapere ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] la voglia disapere bene anche la lingua inglese! Allora sì, che si potrebbono sperare de’ pasticci sempre più maravigliosi di vocaboli e di modi nostrani e stranieri ne’ moderni libri d’Italia! E quanto non crescerebbono questi libri di pregio, se ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] società, un comportamento si configura come reato esclusivamente in seguito a un atto di parola, il testo della legge, non per un sapere condiviso, non per tradizione, non in nessun altro modo. Anche in ambito processuale, un fatto della realtà ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] . per professore); il punto, se si trova subito prima di un punto fermo, non viene segnato. A lungo i due punti (:) furono concorrenziali col di svariati campi del sapere umanistico e scientifico e nella vita quotidiana per necessità di brevità e di ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] pp. 194 seg.)
(11) Se mai vi accade di andare a Roma, non dimenticate di visitare via Giulia: via Julia, come spesso la [= come] ho inteso molte volte da’ poeti […]. Io vorrei sapere se veramente, secondo che [= come] scrive l’Ariosto, tutto quello ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] devi farti vedere in giro
Queste combinazioni, pur avendo aspetto di causativa, non hanno nulla di causativo dal punto di vista semantico. In effetti fare avere, fare sapere, ecc. si comportano come predicati unici. Ciò si osserva anche dal fatto che ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] nel primo coordinando può portare all’omissione del primo né:
(17) non si ode né rumor di carrozze, né suon di campane, né voci di estranei, di gente indifferente (Verga, Storia di una capinera)
Sempre nell’ambito della comparazione, va notato come ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] locuzioni costruite intorno a un nome hanno una struttura non cristallizzata (per es., di modo che può alternare con in modo che).
Si il caso di che in so che tornerà, dove la proposizione introdotta da che è argomento del verbo sapere. Nel secondo ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] di genere non è ammesso; o di nomi di esseri animati che confluiscono nella terza classe di genere, che non nominalizzazioni di verbi all’infinito o in modi finiti: il potere, l’essere, il sapere, il credo, ecc.;
(b) le nominalizzazioni di altre ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...