In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] del Novecento hanno unito alle caratteristiche di un dizionario semasiologico quelle di un dizionario onomasiologico, perché prevalentemente rivolti a un’utenza dinon madrelingua, provvista di conoscenze eterogenee circa le relazioni paradigmatiche ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] «a loro»;
(d) questo, quello, uno come pronomi personali: questo / quello non ne vuole sapere; uno non sa quello che deve fare;
(e) questo qui, quello lì (pronomi rafforzati da avverbi di luogo);
(f) ’sto per questo (e rispettive forme al femminile e ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] in ogni caso / ehh / io cioè / adesso io nonsapevo che succedeva questa cosa / comunque per me è indifferente / La lingua della televisione, in La lingua italiana e i mass media, a cura di I. Bonomi, A. Masini & S. Morgana, Roma, Carocci, pp. ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] del congiuntivo: avere → abbiate; essere → siate; sapere → sappiate; volere → vogliate. Il segnale che indica negazione + imperativo, come risulta in Parini:
(2) Ma tu non pensa
Ch’altri ardisca di te rider giammai
(Il Mattino, vv. 731-732).
Con l ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...]
(14) le matricole devono aver superato un esame di ammissione
(15) i candidati non possono aver superato i 50 anni d’età
(16 principalmente ai verbi potere, sapere o a costruzioni aggettivali come essere capace / in grado di:
(17) i pipistrelli ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] manuale di astronomia Rigutti 20004). Con le parentesi si possono ricordare al lettore informazioni che potrebbe già sapere: un’ora a quattr’occhi col dottor Azzeccagarbugli (badate bene dinon chiamarlo così!), l’ho visto, dico, ridersene
Nella ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] , a meno di e se non:
(12) Perciò, a meno dinon avere quelle armi che la governano, l’anima precipita per l’amore in una immensa rovina (Umberto Eco, Il nome della rosa, Milano, Bompiani, 1986, p. 233)
(13) Il governo nonsapeva cosa fare se ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] di formazioni, in genere nominali, che risultano dalla fusione di parti di lessemi non riconducibili a unità morfologiche. Per questa tecnica di al gioco di parole di Lewis Carroll. Per capire il senso della battuta bisogna infatti sapere che ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] è prova il fatto che le lingue romanze non sempre concordano negli esiti di alcune parole: mentre in una lingua si tematica di alcuni verbi, soprattutto al futuro o al condizionale, subisce sincope, come mostrano i seguenti esempi:
(1) sapere > ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] quando Maria Corti è [...] fa saperenon già di avere in mano elementi probanti, ma di essere [...] la testimone oculare e auricolare di una consegna di Montale alla Cima di foglietti multicolori, cartoline e fodere di buste, recanti versi scritti a ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...