COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] di linguaggio, e misura di espressioni, ragionata censura, non capricci di moda, non furor di setta, non invettive, non asprezze, non "a cui i tronchi monosillabi stettero in luogo d'ogni sapere e di ogni virtù"; il ministro per gli Affari del Culto, ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] appoggio anche della Francia.
L'A. ebbe, il vanto di essere stato il mentore e il primo educatore politico di Vittorio Emanuele II. Ma se egli manteneva lo Statuto, nonsapeva svolgerne le premesse. Si annoiava delle lunghe discussioni parlamentari e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] Nacque così, tra il 1829 e il 1831, la non originalissima Storia della città e diocesi di Como in due volumi e, nel 1832, il volume e le scienze e ostacolerebbe la diffusione del sapere, propugnava un riconoscimento uniforme della proprietà letteraria ...
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CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] 1501.
Il fatto disapere che adulta la C. conosceva il latino, il greco e l'ebraico, era versata nelle "humane lettere", ferma nel proposito dinon portarsi a Roma, tanto più che in seguito il papa si rifiutò di munirla di un salvacondotto, Paolo ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] sottolineare in tutta la sua opera l'alto livello di dedizione al sapere della popolazione ebraica europea. Già nel 1140 si II li assolse dall'accusa di omicidio rituale e nel 1238 proibì di battezzare gli ebrei non consenzienti. Fu lo stesso Federico ...
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SARDEGNA
GGraziano Fois
Scrivere della Sardegna all'epoca di Federico II equivale, consequenzialmente, a parlare di Enzo, figlio naturale dell'imperatore e da lui stesso nominato RexSardiniae. Si cercherà [...] Enzo, desideravano che gli fosse tolta la scomunica, e poiché non era per loro sicuro recarsi a Roma, il papa aveva incaricato il priore di S. Maria. Una lettera con la stessa data ci fa sapere che anche Adelasia aveva inviato una supplica, per sé e ...
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Europa
È uno dei continenti minori, e a dispetto della sua fisionomia aperta, di propaggine peninsulare dell’Eurasia, ha sviluppato caratteri culturali molto specifici. Fin dall’antichità l’E. ha raccolto [...] sapere si diffuse nel Mediterraneo e in Medio Oriente di pari passo con la conquista di un’egemonia commerciale legata a un vasto sistema di dello Stato nazionale italiano e di quello tedesco segnarono una svolta epocale non solo nella storia dei due ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 7 nov. 1767, primogenito del principe Bartolomeo e di Maria Felice Colonna Barberini. Non si hanno notizie precise sui suoi studi e la sua formazione, [...] fece sapere che il Direttorio intendeva occupare Livorno. Il generale Bonaparte si trovava allora a Bologna. Nel tentativo di con l'Austria, il papa continuava a dichiarare dinon volervi partecipare. Inoltre, gli sviluppi della guerra pesavano ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] alla religione, alle tradizioni e a un non meglio specificato vincolo di sangue. Questo richiamo alla lingua può essere di Donizetti (cfr. Fumagalli 1968: 344-345).
Molte sono anche le frasi celebri del Risorgimento che sono passate nel sapere ...
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DE MEESTER HÜYOEL, Giacomo Filippo
Lauro Rossi
Nacque a Milano il 14 luglio 1765 da Daniele, olandese di Middelburg, e da Elena Mattei, figlia di un giureconsulto milanese. Tra i suoi fratelli si ricordano [...] . A quale progetto politico si ispirassero i carbonari, a cui alludeva il Confalonieri, non è dato precisamente sapere, ma è probabile che si trattasse degli adelphi o di una setta a questa strettamente collegata.
D'accordo con il Confalonieri, al ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...