Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] non va sottovalutato il problema che Ardigò, come gli uomini del Risorgimento, si trovava di fronte: quello dell’integrazione delle masse nella vita del nuovo Stato, e dell’esigenza primaria di contrastare l’influenza della Chiesa su di esse. Sapeva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] dei tempi. Restava la colpa, tremenda, di chi non aveva voluto cercare la verità: «trovando i colpevoli d’un delitto che non c’era, ma che si voleva»; e «se non seppero quello che facevano, fu per non volerlo sapere, fu per quell’ignoranza che l’uomo ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] viene così un giudizio nel complesso negativo, perché "non c'è modo di tener su una possibile morale" là dove "si ulteriore di una filosofia critica della storia considerata alla luce dei valori: al di là di ciò che la rende possibile occorre sapere ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] di padre, il D. ricevette i primi rudimenti del sapere dai frati basiliani di Galatone, completando successivamente gli studi nelle scuole umanistiche di alla luce di un singolare concetto di "fortuna" pur non essendo uno storico di professione: ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] parte, invece, allorché si incarica anche di renderci cari i compagni che di primo acchito non ci erano piaciuti, di dare un'altra forma ai volti, di rendere accattivante il suono di una voce, di modificare l''inclinazione dei cuori', essa finisce ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] nuovamente messo in crisi il sapere positivo, facendo dimenticare che la positività dipende dalla sperimentabilità. Quando ciò sia chiaro, scrive il C., "non è difficile scorgere l'identità fondamentale di questo modo di vedere con quello che ha ...
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BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] dell'alunno deve essere guidata alla conquista di un proprio sapere, fondamento della coscienza nazionale.
Presente nella fu sconfitta alle elezioni per la VI legislatura e il B. non venne rieletto. Rientrò alla Camera nella VII legislatura (2 apr ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] C. è rilevante più dal punto di vista della formazione del carattere che non da quello strettamente filosofico: si venne restituiscono, ciascuno a proprio modo, nei campi più disparati del sapere, l'enigma che il C. vede alla base della indefinita ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] per lui il vertice della gerarchia del sapere. La metafisica ha due campi di indagine: il primo è lo studio dell fondamentale è che non ci può essere conoscenza se non degli «oggetti d’esperienza»; il pensiero, quindi, non può superare i ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] finiva per produrre un sapere falso e illusorio. Tale 'dogmatismo filosofico', secondo Kant, aveva il suo corrispettivo nel 'dogmatismo comune', che consiste nel "ragionare alla leggera di cose di cui non si comprende nulla e di cui nessuno al mondo ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...