L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] non viene presa sufficientemente in considerazione. Poiché la statica è generalmente vista come 'sapere prima dell'azione si annulla:
L'azione si esprime spesso non come integrale di linea ma di tempo. Con l'espressione
per la velocità e la forma ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] lui stilata da Giacinto De Cristofaro, che «il Signor Giacinto ciò saputo mi scrisse un biglietto, nel quale mi attestava dinon aver mai fatta sì fatta Scrittura pubblicata», auspicando una ritrattazione nel numero successivo della rivista (Dialoghi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] però difficile e contraddittorio. Da un lato, Leonardo sente dinon poter avvicinarsi compiutamente a essi, soprattutto per la debolezza propongono l’idea fondamentale di un’indivisibile unità del sapere, non ancora frammentata dalla specializzazione ...
Leggi Tutto
Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] forma di accumulazione del sapere, legata quindi a un processo di apprendimento e nondi trasmissione genetica, è resa possibile dalla grande disponibilità di zone associative della corteccia cerebrale e ha la caratteristica dinon presentarsi come ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] , p. 83).
L’impegno profuso in ogni campo del sapere spiega e giustifica l’immagine di «una filosofia militante», usata da Bobbio per indicare lo sforzo costante, cui Cattaneo non si sottrasse mai, di capire e far capire le regole e i principi che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] (p. 395), assumeva il volto di un programma di politica culturale non facilmente armonizzabile con l’apertura intellettuale di chi in gioventù si era formato leggendo Simmel e Husserl. Il marxismo come «sapere pragmatico», l’elogio del materialismo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] come lo studio del particolare concreto, come un sapere storico che si confronta con la realtà e supera così ogni distinzione fra concezioni astratte e problemi concreti. L’ipotesi di Spirito non prevedeva che la scienza si trasformasse in filosofia ...
Leggi Tutto
Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] di un sapere iniziatico-ermetico e sviluppò per via speculativa la sua rivoluzionaria concezione di un'infinità di mondi dispersi in uno spazio privo di limiti e dotato dinon per l'incontro di altre [...]. Se una parte della materia è in riposo, non ...
Leggi Tutto
GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] , in quanto "chiusura" e "distorsione" e gli fa ribadire l'urgenza dell'unità del sapere scientifico, ampliato al punto di comprendervi sia la tecnica sia il sociale. Per non ribadire ancora le questioni, ancora tutte aperte e solo agli inizi, da lui ...
Leggi Tutto
Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] sottolineare in tutta la sua opera l'alto livello di dedizione al sapere della popolazione ebraica europea. Già nel 1140 si II li assolse dall'accusa di omicidio rituale e nel 1238 proibì di battezzare gli ebrei non consenzienti. Fu lo stesso Federico ...
Leggi Tutto
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...