Formula indicante la posizione dell’intelletto umano di fronte a Dio, che, come Assoluto e Infinito, sorpassa ogni distinzione categoriale e si sottrae, pertanto, a ogni definizione concettuale. L’intelletto [...] attributo e riconoscendo che può avvicinarsi all’Assoluto solo sapendodinonsapere: ignorantia quindi, ma docta perché si pone al di là e al di sopra di ogni più completo conoscere umano.
La formula ricorre forse per la prima volta in s. Agostino ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] un porto sicuro dove trarla a secco. Non vi è una darsena né un cantiere di carta. Il fatto che il mio vedere un foglio di carta causi la mia credenza che vedo un foglio di carta, sostiene ancora Goldman, porta al mio sapere che io vedo un foglio di ...
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LOGICA DEONTICA
Claudio Pizzi
La nascita della l. d. nella sua forma attuale si fa risalire a un articolo di G.H. von Wright del 1951, in cui per la prima volta si analizzava l'affinità strutturale [...] che gli operatori deontici sono operatori proposizionali, mentre ciò che è obbligatorio, permesso, ecc. non è una proposizione ma un'azione o un tipo di azione. Il problema disapere che cosa è un'azione e come va resa formalmente è lungi dall'essere ...
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KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] quale l'uomo s'inscrive; e la filosofia di Hegel sarebbe "dialettica" nel senso di "antropologica", cioè una filosofia della finitezza e della morte. Il metodo di Hegel, poi, non sarebbe affatto "dialettico", bensì "fenomenologico", nel senso della ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] Agostino, è quella dinon impedire all'intelligenza umana di svilupparsi elaborando spiegazioni scientifiche che rispondano alle domande poste dall'osservazione naturale, dal momento che nulla può indurre a credere che tale sapere, per la sua ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] e fede, disapere scientifico e tradizione religiosa, di analisi della realtà e concezione spiritualistica e provvidenzialistica della vita, sempre più in conflitto con tanta parte della cultura di fine Ottocento.
Non solo il metodo scientifico ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] origine ad alcun movimento. L'anima, essendo completamente separata dal corpo, non è in grado di muoverlo direttamente. Per essere efficace poi, una causa deve sapere come produrre un effetto; Malebranche conclude quindi che solo Dio possiede una ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] si produce con l'entrata del chilo nel sangue. La Mettrie sembra nonsapere con certezza se la facoltà di sentire sia da considerarsi una proprietà di cui è dotata ciascuna particella di materia ‒ così com'è per l'estensione, l'impenetrabilità e la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] presupposizione a priori», tuttavia la storia riconosce «una ragione che non cerchi garanzie fuori di sé», una «ragione storica o, se si vuole, semplicemente ragione» (La filosofia come sapere storico, cit., p. 16). Ma questa razionalità, che pure ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] Sergio ad alcune traduzioni (se non a tutte) dei trattati di Galeno.
Secondo questo testo, Aristotele avrebbe fatto per la prima volta la sua comparsa nella cultura siriaca come maestro di tutto il sapere scientifico. Precisamente, Sergio riconosce ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...