La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Edward Grant
La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Teologia [...] qualunque possa essere stato a Parigi l'impatto di questa condanna, essa non impedì in alcun modo l'utilizzazione della filosofia gli eredi dell'antica tradizione secondo la quale il sapere secolare, e in particolar modo la filosofia della Natura ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] fossero le preoccupazioni dell'uomo medievale; pertanto si chiede disapere se un figlio sia legittimo o prodotto da adulterio, occorrerà avere la possibilità di studiare a lungo e dinon essere gravati dalla preoccupazione di guadagnarsi da vivere: l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] caso Pagano aveva potuto attingere fin da giovane al suo sapere (consegnato, per es., alle precoci Riflessioni politiche su l spirituali (morali) su quelle fisiche, ma di queste ultime va nondi meno riconosciuta l’attività ed efficacia. Tutte ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] In una sola parola, i sapienti non si sono in verità curati di questi problemi. Non rientrano fra gli argomenti che, nella loro in proposito e (un attestato di stoltezza) per colui a cui se ne parla. E se dovessero sapere per certo che io ti ho ...
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La civilta islamica. Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della storia della scienza
Roshdi Rashed
Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della [...] , le reti per l'interscambio delle informazioni e degli uomini, certamente permette di reperire una tradizione, ma nondi circoscriverla né di definirla. Inoltre è necessario saperla isolare, attribuirle un inizio e una fine, delimitarne i confini ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] , e sulla classificazione del sapere logico e retorico. Dell'influenza e della lezione di metodo di S. Speroni, principe e trascendere l'originaria condanna platonica della poesia, dinon secondaria fortuna nei percorsi dell'eclettismo filosofico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] didididi religione, la libertà di culto e la libertà didinondi settant nondi nuovo diventata argomento, nondi critica soltanto, ma di sfiducia e diNon ci parlate di progresso, di libertà, dididi Croce,
i cultori didinon ha didididi Santucci e didi ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] era molto pesanie: segnalato come sospetto dalla polizia borbonica, non ebbe mai la licenza d'insegnare e fu costretto a a un'opera solenne di conciliazione morale, ed è come il simbolo della comunione universale del sapere fra le nazioni sorelle" ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] disposizione concetti e materia opportuna in modo che l’ingegno non sia mai colto alle strette per nonsapere che dire o pensare.
Sul tema programmò un ulteriore scritto, di cui parla ripetutamente nel Delle acutezze, assegnandogli il titolo Trattato ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] già avanzata in Che cos'è il sapere, osservando che nella filosofia classica, di Platone e di Aristotele, il concetto era inteso come empiricamente inconclusivo, cioè come tale da non incontrare nell'esperienza la soddisfazione completa alla domanda ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...