Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] quindi designare il depositario di un sapere specifico all'interno di una società di tradizione orale. Nell'ambito epoca achemenide, ricorrono in totale poco più di 200 segni, con una media dinon più di 130 alla volta.
Il mutamento delle fortune ...
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scrittura
Domenico Russo
La trasmissione delle conoscenze
Il termine scrittura indica i sistemi di tracce grafiche convenzionali dotate di significati che gli uomini hanno adoperato per registrare e [...] in vari punti del mondo i sistemi ideografici di trasmissione scritta del sapere che mettono fine alla lunga preistoria umana e del suono iniziale. In base a tale procedimento un simbolo non significava più un oggetto ma il primo suono del nome ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] desiderio dinon compromettermi troppo, aggiunsi: – Continueremo la lettura del Garcia. –
Ella non mutò di espressione come la seguente richiesta:
(12) Cliente [della Penguin]: volevo sapere se aveva due testi dello Stuart Mill.
Commesso: + Dica pure ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] , tramonta definitivamente la polemica tra rappresentatività e astrazione, o tra natura e idea come si diceva una volta. La questione ora non è più disapere se l'arte sia una mimesi o una creazione ex nihilo, o se la sua tradizionale organicità ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] significante /rosso/ dei semafori non c'è niente che permetta di riconoscere che esso è correlato a un significato opposto a quello correlato al significante /verde/: dobbiamo saperlo prima. Comprendiamo il significato di un segno se lo conosciamo ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] è piuttosto una condizione del "voler sapere qualcosa". Il significato di un segno (il Sinn di Frege in quanto contrapposto alla Bedeutung) non è più la "cosa" cui il segno si riferisce, in quanto il segno non è di essa una replica o un doppio; ed ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] fra la ripetizione e la lettura di parole versus non parole o nella produzione di parole a classe aperta e parole , a sua volta, di un sistema più vasto che comprende la conoscenza enciclopedica (per esempio, sapere come comportarsi al ristorante) ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] inizio di parola (petram > pietra; tempus > tempo), che in posizione intervocalica (sapere > sapere; ienda); ciò avviene anche quando la posizione intervocalica non è collocata all’interno di parola, ma di frase (ad es., lo scialle [lo ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] sarebbe sorta se si fosse saputo sin da principio che in Natura non esiste né una linea esattamente retta, né un vero cerchio, né un'assoluta misura di grandezza. (ibidem)
La profonda conoscenza del carattere idealizzante dell'astrazione dimostrata ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] conoscenze avviene in modo esteso: trattati di ogni ambito del sapere, articoli scientifici, voci di dizionari ed enciclopedie. I secondi sostanziale dinon dover sottostare al criterio del vero o falso: è manifestazione di una volontà e non deve ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...