WALLIS, John
Giovanni Vacca
Matematico inglese, nato ad Ashford (Kent) il 23 novembre 1616, morto a Oxford il 28 ottobre 1703. Studiò nell'Emmanuel College a Cambridge e prese gli ordini religiosi nel [...] di calcolare, sviluppandola in un prodotto infinito, l'area dell'iperbole, cioè di calcolare
Fermat non vi riusci. Dalla meditazione di qualità innata dei corpi, della quale allo studioso di meccanica basta sapere che essa è una forza che sollecita i ...
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PIGNEDOLI, Antonio
Isabella Barbieri
PIGNEDOLI, Antonio. – Nacque a Correggio (Reggio nell’Emilia) il 23 luglio 1918 da Nino e da Maria Ballabeni.
Si laureò in fisica all’Università di Bologna il 20 [...] di Einstein (ZAMM, 1985; Bologna, 1987-88).
La sua personalità scientifica non può prescindere dalla vasta produzione di , inclusa la teologia. Il forte convincimento che il sapere deve essere patrimonio di tutti lo portò, fin dai primi anni della sua ...
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GIUSEPPE MARIA da Cento (Figatelli, Giuseppe Maria)
Cesare Preti
Nacque a Casumaro, nei dintorni di Cento nel Ferrarese, l'11 marzo 1611 da Giuseppe Figatelli e da Bartolomea Laurenti e fu battezzato [...] ufficio di fabbriciere, occupandosi non solo del restauro di conventi della provincia, come quello di copia nella Biblioteca Estense di Modena), è un breve compendio di geometria euclidea, che presenta come sapere complementare a quello aritmetico ...
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definibilità
Silvio Bozzi
Nella logica matematica, concetto utilizzato in due sensi: uno riferito alle costanti extralogiche di una teoria in un linguaggio L, l’altro alle relazioni o funzioni su una [...] vale non solo per le teorie elementari ma per teorie formulate in linguaggi più ricchi, per es., al secondo ordine dove era stato dimostrato precedentemente da Alfred Tarski nel 1935. Molti risultati interessanti riguardano il problema disapere per ...
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gioco ripetuto
Roberto Lucchetti
Ci sono giochi in cui la teoria prevede che il comportamento razionale dei giocatori li porti a un risultato particolarmente deludente, perché sono possibili esiti in [...] non sono troppo impazienti, anche se il gioco viene ripetuto solo un numero finito, ma incognito, di volte, il comportamento di è ripetuto, ma senza sapere quante volte) risulta essere molto più utile che non la conoscenza completa della situazione ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...