Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] sottolineare in tutta la sua opera l'alto livello di dedizione al sapere della popolazione ebraica europea. Già nel 1140 si II li assolse dall'accusa di omicidio rituale e nel 1238 proibì di battezzare gli ebrei non consenzienti. Fu lo stesso Federico ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] del bacino del Congo: nelle fasi di reintegrazione sociale, gli iniziati fingono dinon saper camminare né mangiare; si descritti come crudeli, barbari e, quindi, da abolire.
Il sapere iniziatico
V.W. Turner (1967), uno dei più importanti esponenti ...
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CAPECELATRO, Alfonso
Francesco Malgeri
Nacque a Marsiglia, il 5 febbr. 1824, da Francesco, duca di Castelpagano e marchese di Ripa, e da Maddalena Sartorelli.
Francesco (1784-1863) aveva partecipato [...] sempre una posizione autonoma, cercando dinon assumere atteggiamenti che potessero essere considerati della serva di Dio P. Frassinetti, Roma 1400; La povertà,l'industria e il sapere, Capua 1902; La possente vitalità della Chiesa di Gesù Cristo, ...
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BOLOGNETTI, Alberto
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 28 luglio 1538, da Francesco e da Lucrezia Fantuzzi. Addottoratosi in diritto nel giugno 1562, ottenne subito la lettura di institutiones nello [...] del governo pontificio il fatto che, prendendo congedo dalla Signoria veneziana, questa "lo presentò di mille scudi né per anco si è potuto sapere a che effetto" (ibid.). Non c'è dubbio che in questa occasione l'atteggiamento assunto dal B. fosse ...
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PAMPHILI, Camillo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Camillo. – Figlio secondogenito di Pamphilio e di Olimpia Maidalchini, nacque il 21 febbraio 1622 a Napoli, dove lo zio Giovanni Battista (futuro papa Innocenzo [...] L’Età moderna, Roma 2013, ad ind.; B. Borello, Saperedi esserlo. Fratelli, sorelle, fratellanze e fraternità in età moderna, in corso di stampa; F. Cappelletti, Palazzo Pamphilj a piazza Navona. Storia di un cantiere cardinalizio e papale, in corso ...
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GIOVANNI da Montecorvino
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulla sua famiglia d'origine e sui primi anni di vita: da una sua lettera, datata 8 genn. 1305, risulta che in quella data G. era già un [...] almeno cinque anni dai cristiani di confessione nestoriana, che lo accusarono perfino dinon essere in realtà un stessa occasione G. esprimeva inoltre il desiderio disapere finalmente qualcosa di più preciso sulle condizioni dell'Occidente, del ...
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FOSCARINI, Paolo Antonio
Pamela Anastasio
Nacque a Montalto Uffugo (presso Cosenza) intorno al 1565 da Francesco, medico e letterato, e da Laurifina Traverso. Secondo A. Favaro il suo cognome era Scarini [...] lo schema di una vasta enciclopedia del sapere che il F. aveva in animo di compilare a di Scoriggio, condannandolo solo ad una multa di 100 ducati, ma intimandogli dinon far parola dell'accaduto con nessuno, sotto pena di più seri provvedimenti. Non ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] Italia; la madre, che proveniva dalle terre "irredente", non si era mai ben ambientata in Germania: in famiglia si filosofo è, per il G., cercare di ricostruire su nuove basi l'unificazione del sapere, affinché l'uomo possa riappropriarsi dell'essere ...
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CALEPPI, Lorenzo
Lajos Pàsztor
Nato a Cervia il 29 apr. 1741 dal conte Nicola e da Luciana Salducci (Arch. Segr. Vat., Proc. Dat.171, f. 385: atto di battesimo), dopo aver compiuto gli studi medi presso [...] dal papa (cfr. Filippone, pp. 656-658): in particolare gli si ordinava dinon accettare le richieste francesi - già presentate nei mesi precedenti a Parigi - di una totale sconfessione di tutti gli scritti e gli atti della S. Sede nei riguardi della ...
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Giovanni IV
Luigi Andrea Berto
Sappiamo che era originario della Dalmazia. Suo padre Venanzio aveva fatto parte dell'amministrazione bizantina; il biografo di G. infatti lo definisce "scholasticus", [...] firmarla e io acconsentii alla sua richiesta. Ora, avendo constatato che essa è stata oggetto di dispute per alcuni, faccio sapere a tutti che non è mia". Al brano Massimo il Confessore aggiunse: "Ecco l'editto che egli inviò al santo papa Giovanni ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...