CLEMENTE XIII, papa
Luigi Cajani
Anna Foa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 da Gian Battista e da Vittoria Barbarigo. La sua famiglia era originaria di Como: il ramo paterno si era trasferito [...] grande sconforto, tanto più che il papa aveva fatto sapere al Ricci che ogni appello alle altre potenze sarebbe rimasto . Rom. Societatis Iesu, Opp. NN 199. Questa biografia, di cui non è mai stata scritta la parte riguardante il pontificato, è la ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] . Procurò tuttavia "che non si dovesse ricever dispositione alcuna nel Santo Officio contra cardinali o altri prelati superiori […] senza farlo sapere prima" (deposizione, datata 1558, di Girolamo Muzzarelli, maestro di Sacro Palazzo di G., in Firpo ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] più facilmente i battezzati - che indossavano una veste bianca con cintura - da coloro che ancora non lo erano (art. 55); sul fatto disapere se bisognava tenere le mani giunte per l'intera durata della messa (art. 54), per estensione della ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] (cfr. II, 14 e 21, per i priori dell'ottobre 1301 che fanno discretamente sapere a Torrigiano de' Cerchi che il divieto di riunire armati non valeva per loro; II, 28 e 36, per "la lupa", cioè Siena, che "puttaneggia"; III, 13 e 14, per i Pisani ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] rapporti e la frattura che entrambi sapevano, in cuor loro, inevitabile, non glielo fece mancare e, nella sua impresa di ministro, lo sostenne. Le dimissioni dal governo non furono un atto di autonomia, di distacco dal fascismo che si era macchiato ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] senz'altro la primavera dell'878, quando a Roma non si sapeva ancora della morte di Ignazio (23 ottobre 877) e della avvenuta restituzione di Fozio al patriarcato, ma solo del ritorno di Fozio dall'esilio e della sua rappacificazione con l'imperatore ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] pubblicarono un documento ufficiale ("obtestatio") facendo sapere al papa che essi continuavano ad attenersi alle decisioni di Innocenzo, dal momento che non ritenevano sufficienti le giustificazioni di Celestio e Pelagio, e contestando anche la ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] originali come il Dēnkart e il Bundahishn, specie di enciclopedie del sapere teologico di quell’epoca (3°-7° sec. d.C.). una degna continuazione delle esperienze culturali e letterarie di un Islam nondi regime, ma progressista e illuminato.
Fra la ...
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I trattati firmati a Roma il 25 marzo 1957, istituenti la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità Europea per l'Energia Atomica (EURATOM), rappresentarono, da una parte un primo sbocco al generale [...] in discussione il principio stesso dell'integrazione. Gli ostacoli non riguardavano l'obiettivo in sé, auspicato da tutte le esercitazione istituzionale e poco si preoccupava disapere a servizio di quale politica le istituzioni avrebbero funzionato ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] la forza a pagare altre tasse.
Zorro non sopporta di veder maltrattare gli indifesi: così decide di punire i governanti corrotti. Ogni volta che viene a sapere che uno di loro sta esagerando, Zorro si veste di nero, con un mantello, una maschera e ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...