ARGENTI (Arienti), Agostino
Mario Quattrucci
Nacque a Ferrara, da Giovanni Battista, nei primi decenni del sec. XVI. Dotato di uno spirito vivo e di un ingegno brillante, l'A., "a guisa d'ariento vivo [...] regolare, tra lo sfarzo delle rappresentazioni di corte e i dettami della precettistica aristotelica.
Nei cinque atti che la compongono risalto dai non meno tradizionali intermezzi di sapore villereccio. Influssi ariosteschi s'avvertono nelle ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] protagonista, a partire da un evento fortuito: un sapore "ritrovato" nel gustare una madeleine risveglia la memoria oltre che di forze inconscie, poiché solo la ragione sa stabilire i nessi, creando un discorso narrativo. Tale poetica è frutto di un ...
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Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze [...] e inibizioni, non senza però lasciare nel lettore un sapore di ambiguità; e Le stelle fredde (1970, premio Strega La Stampa, della quale fu collaboratore fino alla fondazione, con I. Montanelli e altri, del quotidiano milanese Il Giornale (1974). ...
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Pseudonimo dello scrittore giapponese Hiraoka Kimitake (Tokyo 1925 - ivi 1970). Radicato nella tradizione classica del suo paese ma anche conoscitore e ammiratore della letteratura occidentale, con particolare [...] la sua generazione un marcato disinteresse per le vicende e i problemi del paese, dando la preferenza, nei suoi scritti di cui risentono i romanzi di questo periodo: Ken ("La spada", 1963), Gogo no eikō (1963; trad. it. Il sapore della gloria, 1967), ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] di sviluppo ed è già in fase di lenta discesa. I cardini di questo sostrato ideale, che costituisce il terreno d'incontro , o ella gli ucciderà lieti": un emblema di sapore rinascimentale, il quale deve essere comunque interpretato nel senso ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] Rudel, si afferma con Marcabruno e i suoi imitatori una vena scolastica non priva di sapore; ma l’innata tendenza verso un naturalezza, si distinsero Pietro Rogier e altri, tra i quali spicca Bernardo di Ventadorn in cui la segreta ispirazione ...
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Poeta latino (Bilbili, Spagna Tarraconense, 39 o 40 d. C. - ivi 104 d. C. circa). Ricevuta la prima istruzione in Spagna, venne nel 64 a Roma, sperando appoggio nelle potenti famiglie iberiche, come quella [...] o un vizio ripugnante, M. dette all'epigramma quel sapore che poi sempre gli è rimasto di componimento adatto allora, cui M. rimase sempre legato, per i suoi lati peggiori e per i migliori. Conosciuto nel Medioevo solo attraverso florilegi e citato ...
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chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] nucleo dei trattatelli umanistici. Trattatelli di quel tipo sono appunto i meno originali tra gli essais di M. de Montaigne, che di componimento. Montaigne, d’altronde, accentuò il sapore d’intimità e familiarità, sostituendo al tono ancora anonimo ...
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Poeta e scrittore svizzero di lingua francese (Cully, Vaud, 1878 - Pully, Losanna, 1947). R. esordì con una raccolta di versi e altri volumi di liriche, che hanno intramezzato la sua copiosa produzione [...] sua prosa ruvida, ma le conferiscono spesso efficacia e sapore. Non di rado però a questa corposità si e opere
Dal 1902 al 1914 visse a Parigi, dove pubblicò i primi versi (Le petit village, 1903) e i primi romanzi (Aline, 1905, trad. it. 1974; Vie ...
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Scrittore (Cesenatico 1885 - ivi 1979). Come poeta (La serenata delle zanzare, 1905; Poesie scritte col lapis, 1910; Poesie di tutti i giorni, 1911; Il giardino dei frutti, 1915; Poesie, 1905-1914, 1919, [...] più oggettivo, realistico di un realismo di sapore, appunto, regionale, risentitamente romagnolo, temperato isola dell'amore (1920); Né bella né brutta (1921); I due fanciulli (1922, n. ed. 1962); I puri di cuore (1923); Il trono dei poveri (1928); ...
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sapore
sapóre (ant. o dial. savóre) s. m. [lat. sapor -ōris, der. di sapĕre «avere sapore»]. – 1. Ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con i chemiorecettori linguali; si distinguono...
saporito
agg. [part. pass. di saporire]. – 1. Che ha molto sapore, che ha un sapore accentuato e piuttosto buono, sia per sua natura sia per i condimenti con i quali è stato trattato: una minestra s.; la carne della selvaggina è molto s.;...